Non passa giorno senza che si senta la notizia di qualche persona deceduta o ricoverata per il coronavirus, ma se ci facciamo caso, sul totale della popolazione italiana i morti sono davvero pochi. I giornali, i social, la tv, enfatizzano continuamente ogni episodio creando così un forte allarmismo in tutti.
Come purtroppo succede spesso in Italia, stiamo correndo ai ripari un po’ troppo tardi, abbiamo sottovalutato il problema e adesso anche il nostro Paese fa parte delle Nazioni infettate. La chiusura di alcuni esercizi commerciali, alcune scuole, addirittura alcuni paesi è solo una misura precauzionale, non è la conferma che ci sia il virus, questo è quello che le persone dovrebbero capire e il messaggio che si dovrebbe dare, ma naturalmente fa più notizia se invece si diffonde la paura….
La buona notizia, al momento in cui scriviamo, è che le due persone di Vercelli, sospettate di aver contratto il virus stanno bene e non sono state contagiate..
Arriviamo al punto: come si fa a capire se siamo statati colpiti dall’influenza o dal virus?
Il Coronavirus cinese , secondo il Ministero della Salute italiano e l’ OMS, presenta gli stessi sintomi dell’influenza….inizia con sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre oppure può presentare sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie acute
Anche se i sintomi sono gli stessi i due virus però sono molto differenti , per questo è necessario effettuare esami di laboratorio specifici per confermare la diagnosi perché è impossibile diagnosticare la malattia basandosi solo sui sintomi.
Quindi , per prudenza , è necessario che le persone che hanno tosse, febbre e difficoltà a respirare chiamino subito il 112 in modo che gli operatori sanitari possano recarsi a casa del malato per eseguire il tampone che permetterà di capire se si tratta o meno di semplice influenza.
Inutile andare in ospedale, si rischierebbe solo di intasare il Pronto Soccorso, mentre saranno gli stessi operatori del 112 a decidere se trasportare il malato al nosocomio .
Naturalmente una delle cose più importanti da fare è informare gli operatori sanitari se si sono fatti viaggi 14 giorni prima dello sviluppo dei sintomi o se si è stati a stretto contatto con qualcuno che ha avuto sintomi respiratori.
Va infine tenuto presente che al momento dell'infezione, il 25% dei malati presentava già un'altra patologia, tra queste l'ipertensione o la broncopneumopatia cronico-ostruttiva, quindi il virus probabilmente attacca più facilmente persone con preesistenti patologie croniche dell’apparato cardio-vascolare o respiratorio, oltre a soggetti con un sistema immunitario indebolito, i neonati e gli anziani.
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