Novara 27 aprile 2020
Il primario di Cardiologia dell'ospedale Maggiore di Novara Giuseppe Patti, e il direttore generale Mario Minola stanno studiando la messa in atto di un’iniziativa per i pazienti: contattarli via telefono per sapere le loro condizioni di salute e – se del caso - invitarli a presentarsi in reparto.
Il motivo di questo progetto è presto detto: molte persone che hanno iniziali sintomi di infarto o scompenso cardiaco non si recano al pronto soccorso per paura di essere contagiati dal Covid-19. Ci vanno solo se hanno un vero e proprio infarto in atto e non possono fare altrimenti.
Questo vuol dire che quelli con sintomatologie non ancora pienamente conclamate, restano a casa con di conseguenza l’impossibilità di avere una precoce diagnosi ed un pronto intervento terapeutico e un alto rischio di successive complicanze cardiache come l’ ischemia ricorrente o l’ indebolimento della funzione del cuore.
Tutto questo è risolvibile nel momento stesso in cui il cardiologo chiama telefonicamente il proprio paziente e si accerta delle sue condizioni cardiache.
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