L’idrofobia si può vincere
Novara 12 agosto 2019
Molte persone hanno paura di nuotare o comunque di entrare in acqua anche se è bassa. Questa paura si chiama idrofobia e molto spesso nasce da bambini, magari dopo una bevuta inaspettata e relativo spavento.
E’ giusto e normale provare paura davanti a qualcosa che il nostro cervello ritiene sia una minaccia, ma quando abbiamo paura di situazioni che oggettivamente non sono pericolose, allora si parla di fobia cioè “un timore irrazionale e invincibile per oggetti e situazioni che, secondo il buon senso, non dovrebbero spaventare”..
In realtà la vera paura non è tanto connessa all’idea di annegare quanto al timore di non riuscire a gestire la situazione che si viene a creare stando in acqua e di perdere il controllo del nostro corpo.
Spessissimo la persona sa perfettamente che il suo timore è irrazionale (basta pensare che è impossibile annegare se l’acqua ci arriva alle caviglie..) eppure non riesce a superare la sua fobia, quindi ricorre all’evitamento: non va in piscina, non entra nel mare ecc.
Come fare per riuscire a entrare in acqua e vincere la paura?
Vediamo prima cosa NON fare: non ricorrere al metodo drastico, tipo buttarsi (o buttare un bambino) di colpo in acqua “così saremo/sarà obbligato a nuotare”, perché è una soluzione che può solo far peggiorare la fobia;
Non iniziare in acque profonde, nemmeno con il salvagente.
Non sfidare sé stessi cercando di vincere di colpo la paura con tuffi improvvisi,… non è il modo giusto per affrontare il problema
Detto questo vediamo cosa fare:
capire l’origine della vostra paura dell’acqua, ripensando a momenti/situazioni in cui vi siete trovati nell’acqua (magari anche da piccoli nella vasca da bagno!) e vi è successo qualcosa di spiacevole.
Iniziare a fare delle lunghe camminate con l’acqua all’altezza prima delle caviglie e poi del ginocchio per prendere confidenza con questo elemento per voi così spaventoso. Più si conosce il pericolo e meno questo fa paura.
cercare e iscriversi a quei corsi guidati in piscina che offrono programmi che insegnano a prendere confidenza con l’acqua anche da adulti e sono seguiti da istruttori che in molti casi sono anche psicologi o psicoterapeuti
Andare in posti dove c’è acqua solo con amici o parenti che capiscono il nostro problema e non ci forzano né ci prendono in giro
Cercare e iscriversi anche ai cosiddetti corsi a secco che sono tenuti in una sala attrezzata o sul bordo piscina durante i quali si effettuano determinati esercizi di respirazione e di rilassamento che insegnano a non perdere il controllo e a capire quando la paura ci fa irrigidire e come fare a ritrovare la calma. E’ importantissimo imparare a respirare cercando di arrivare a farlo in modo fluido, naturale, continuo, eliminando le pause tra inspirazione ed espirazione.
provare a lasciarvi andare nell’acqua ricordandosi sempre che qualsiasi corpo è capace di galleggiare senza problemi se non si oppone troppa resistenza. Il modo migliore per galleggiare è lasciarsi andare sulla schiena aprendo le braccia all’altezza delle spalle e lasciando che l’acqua lambisca i contorni del viso.
Seguire un corso di nuoto, in cui imparare anche a tenere la testa sott’acqua oppure allenarsi a casa tuffando la faccia nel lavandino pieno d’acqua per alcune volte. Non facile, perché mettere la testa sott’acqua fa immediatamente pensare all’annegamento, ma se siete a un corso o sul vostro lavandino, sarà impossibile che questo avvenga. Un trucco molto valido per vincere la paura dell’acqua. è quello di inspirare profondamente prima di immergere il viso , poi trattenere il fiato nei polmoni e solo quando la faccia è immersa in acqua provare a far uscire l’aria dal naso lentamente.
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