L’autopsia conferma : gli è stato distrutto il fegato
Non ci sono parole abbastanza tristi, non ci sono parole abbastanza forti, non ci sono parole abbastanza violente per descrivere un essere umano (madre o padre che sia) che diventa un malvagio assassino e uccide barbaramente un bimbo di neppure due anni.
Durante la conferenza stampa di poche ore fa il Procuratore di Novara Marilinda Mineccia e il Questore di Novara Rosanna Lavezzaro hanno dichiarato come il delitto sia stato un omicidio avvenuto” in un quadro di maltrattamenti pregressi”.
Infatti dagli esami è emerso che a provocare la morte del bambino è stato un violento colpo all'addome con conseguente emorragia al fegato, che lo ha portato al decesso in meno di mezz'ora. Sul corpicino, il medico che ha eseguito l’autopsia ha riscontrato lividi e lesioni sul capo, sul torace, sulla schiena, persino sui genitali, ferite che risalirebbero alla mattina stessa della morte.
Continuando con l’esito degli esami, i test tossicologici fatti sui genitori hanno evidenziato che il padre , Nicholas Musi ,giovedì sera aveva assunto cocaina e cannabinoidi ma non ci sono prove certe che l'uomo fosse sotto effetto di droghe quando il piccolo Leonardo è stato ucciso e questo porta a pensare che non sia stata una mente obnubilata dagli stupefacenti a compiere il delitto, ma solo una persona che non è neppure degna di essere definita tale.
Quello che però sconvolge maggiormente è che la madre invece non aveva assunto droghe ed era lucidissima, quindi in grado di capire perfettamente quale orrore stava accadendo.
Chi dei due ha compiuto questo tremendo delitto? Dal nostro punto di vista lo hanno ucciso insieme, perché, anche se in realtà chi ha causato la ferita mortale è stato uno dei due l’altro è stato comunque complice, perché non l’ha impedito.
Il Procuratore Marilinda Mineccia ha disposto il fermo della madre, Gaia Russo di 22 anni, e del compagno, Nicolas Musi, 23 anni con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.
L'uomo si trova adesso nel carcere di Novara (dove sicuramente non se la passerà tanto liscia perché anche i carcerati hanno un loro codice che vieta i maltrattamenti sui bambini) mentre la donna, dato che è incinta, è stata messa ai domiciliari.
Questa è una terribile, brutta, bruttissima storia di violenza che vorremmo non aver mai voluto e dovuto scrivere .
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