Asst Sette Laghi ha preso autonomamente la decisione di non garantire più la presenza del pediatra in Pronto soccorso ad Angera, sostituendolo con una avveniristica proposta di pediatria virtuale, con visite in collegamento web con i medici dell’Ospedale Del Ponte di Varese.
Questa decisione però non ha certo trovato il plauso del comitato Amor che ha dichiarato “Sappiamo che l’Asst Sette Laghi è all’avanguardia, ci congratuliamo con il professor Agosti per un’iniziativa sicuramente suggestiva, ma proposta in questo modo, ad Angera, suona come l’ennesima beffa, una presa in giro. L’ospedale si svuota, il territorio perde servizi, si sopperisce alle carenze con la tecnologia, ma una tecnologia che non può essere sostitutiva: un’idea come quella del pediatra virtuale, in un Pronto soccorso mai potenziato e sempre più in difficoltà, in un territorio sempre più disilluso, vuol dire allontanare definitivamente le famiglie dall’ospedale di Angera che, in una situazione di emergenze, mai si rivolgeranno a un pediatra via web, ma andranno direttamente a Varese o a Cittiglio rassegnate al disagio ormai imposto da anni.
Imposto in un territorio che prima aveva un servizio, piccolo, prezioso, utile: una piccola pediatria che lavorava per forza in appoggio con gli ospedali più grandi, ma serviva al territorio e il territorio stesso con i pediatri di base collaborava e interagiva con la pediatria di Angera. In questo modo, il servizio era utile per il territorio e non andava a intasare i grandi ospedali. Questo meccanismo è stato troncato da tempo, non solo con i pediatri, ma anche con i medici di base e i ginecologi. In un contesto in cui gli ospedali sono aziende gestite da manager, e sempre meno servizi pensati per il territorio, contano i numeri, numeri su numeri: l’abbiamo imparato e vissuto sulla nostra pelle. E ad Angera si è sempre puntato a far calare numeri da ormai dieci anni, con due gestioni diverse. L’idea del pediatra virtuale, proposta così dall’alto, per mascherare una carenza vera, concreta, mai risolta, vuol dire soltanto togliere l’ennesimo mattone al nostro ospedale”.
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