I soggetti sono gravemente indiziati in ordine ai reati di Estorsione Continuata e Violazione di Domicilio, commessi ripetutamente ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso.
Tra la tarda serata del 9 aprile ed il pomeriggio di ieri 12 aprile u.s., la Squadra Mobile, unitamente a personale della Divisione Polizia Anticrimine, ha dato esecuzione a quattro Ordinanze di Custodia Cautelare in Carcere a carico di altrettanti soggetti gravemente indiziati in ordine ai reati di Estorsione Continuata e Violazione di Domicilio, commessi ripetutamente ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso – in un periodo compreso tra il 27 luglio 2017 sino al 4 marzo 2018 – in danno di una coppia di coniugi novaresi.
Le indagini sono scaturite, dapprima, a seguito di un intervento effettuato il 24 febbraio 2018 a cura di personale dipendente del locale UPGS, chiamato a sedare quella che sembrava essere una normale lite da strada.
In quella circostanza, invece, gli operatori si trovarono di fronte ad un episodio meritevole di ulteriori e approfondite investigazioni.
Le successive indagini condotte da personale della Divisione Polizia Anticrimine, hanno consentito di far luce sull’intera vicenda; dai racconti delle parti le pari offese, sono emersi, sin da subito, gravi indizi di colpevolezza a carico dei destinatari del provvedimento restrittivo.
Nel mese di aprile dell’anno 2017 i due coniugi novaresi hanno partecipato ad un’asta immobiliare e si sono aggiudicati una porzione di un immobile in precedenza pignorato ad una società in precedenza fallita.
L’immobile in questione, ha suscitato indubbiamente l’interesse di chi ne occupava già una porzione.
I primi segnali d’allarme sono giunti alla coppia novarese, allorquando, nel corso di un sopralluogo dell’immobile d’interesse, sono stati avvicinati dall’allora proprietario dell’immobile, che ha cercato di scoraggiarne l’acquisto e, da lì, unitamente ai suoi familiari, ha dato vita ad una serie minacce culminate con l’episodio del 24 febbraio dove gli agenti intervenuti hanno sequestrato anche un martello da muratore verosimilmente utilizzato per minacciare i due coniugi novaresi.
Le risultanze investigative hanno fondato la richiesta del provvedimento restrittivo avanzato dalla Procura della Repubblica di Novara; il G.I.P. del Tribunale di Novara, alla luce dei fatti in narrativa, sussistendo i gravi indizi di colpevolezza a carico di tutti gli indagati, ha emesso l’ordine di cattura a carico di costoro che, nelle giornate del 9 e 12 aprile sono stati ristretti presso le case circondariali di Novara e Vercelli.
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