Novara 29 gennaio 2020
Come ogni rapinatore degno di questo nome , quando si fa una rapina, ci si copre il viso…..ed anche prima, quando si verifica il posto e si decide quando e come attuare il colpo è bene travestirsi un po’ (occhiali, berretto,,).
Chiunque legga semplicemente un romanzo giallo o guardi una serie crime in tv è al corrente di questo “dovere”….Non è difficile capire il motivo: in questo modo anche se si è ripresi dalle telecamere, non si potrà essere identificati…
Evidentemente non la pensava così - o era troppo sicuro di sé, o, ancora, era troppo poco esperto , o non leggeva gialli né guardava le serie thirller in tv – R.B., classe 1963, che era entrato per una rapina a mano armata -nei locali in cui era stato dipendente -della direzione dello «Chef Express» dell’area di servizio Novara Nord, sull’autostrada A4 Torino-Milano.
All’epoca dei fatti aveva il volto coperto, ma , prima della rapina invece, aveva fatto dei giri di perlustrazione a volto scoperto.
Guardando i filmati della rapina gli agenti hanno prima notato che il rapinatore si muoveva come se conoscesse bene quei locali e l’organizzazione interna degli spazi e poi che, qualche giorno prima, vestito nello stesso modo, era apparso sui filmati che riprendevano il suo aggirarsi - appunto - A VOLTO SCOPERTO, intorno alla stazione di servizio , evidentemente per la sua perlustrazione.
E’ stato quindi identificato come l’autore della rapina del marzo scorso.
Il suo è stato un errore fatale che gli è costato una denuncia anche se, perquisendo la sua casa, gli agenti hanno trovato la pistola che avrebbe usato per la rapina, ma che si trattava di un’arma giocattolo.
Un novellino smemorato insomma, che ha fatto più pasticci che altro…e che adesso pagherà amaramente le conseguenze del suo gesto, perché se si fa una cosa, bisogna farla bene e non improvvisarsi ladri, quando non si ha esperienza.
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