I due esecutori materiali sono minorenni!!!
Ieri 7 aprile gli agenti della 3^ Sezione della Squadra Mobile di Novara hanno dato esecuzione alla misura cautelare in carcere per due persone rispettivamente di 20 e 21 anni e per due minori (tutti residenti a Novara) per i quali il G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Torino ha disposto una misura cautelare in carcere e un obbligo di permanenza domiciliare.
I fatti: il 4 novembre 2021, due degli arrestati, con il volto coperto da una calza di nylon e con dei guanti erano riusciti a convincere una donna sola di 74 anni ad aprire la porta di casa e, una volta entrati, l’avevano hanno picchiata selvaggiamente, legata e imbavagliata per farsi dire dove teneva i gioielli
Dato che la poveretta non rispondeva avevano continuato a colpirla con calci e pugni per circa mezz’ora, finchè lei non ha parlato dicendo il posto in cui erano nascosti i preziosi, il cui valore si aggirava attorno ai 200mila euro.
I delinquenti prima di scappare avevano anche messo sulla bocca e sui polsi della donna del nastro adesivo, mettendo così a serio rischio la sua vita
Ma non avevano fatto i conti con la capacità della donna di liberarsi e scappare da un vicino di casa dando l’allarme per un pronto intervento della Polizia di Stato e del personale sanitario.
Le indagini svolte per arrivare ai colpevoli hanno trovato un primo riscontro quando è stato individuato un artigiano che aveva effettuato dei lavori all’interno dell’abitazione della vittima e che, in alcune occasioni, si era avvalso dell’aiuto del proprio figlio, già pregiudicato per rapina.
Un secondo riscontro arrivava dalla presenza di un’impronta appartenente ad un minore con numerosi precedenti di polizia a carico, strettamente legato al figlio dell’artigiano di cui sopra e che non aveva certamente mai frequentato prima l’abitazione della vittima.
Da qui ad individuare tutti i presunti componenti del gruppo ed il ruolo che gli stessi hanno avuto sia nella fase di pianificazione che nella consumazione del reato il passo è stato breve.
In particolare i due indagati minorenni sono stati individuati come gli autori materiali della rapina e delle botte all’anziana , mentre uno dei due maggiorenni faceva il “basista”, e il quarto giovane aveva era rimasto fuori a fare il “palo”, per aggiornare o allertare i propri compagni su eventuali pericoli.
Per gente così bisognerebbe chiudere la cella e buttare via la chiave.
DP
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