Contrariamente a quanto pubblicato tempo fa sulla salvezza dei daini presenti in una proprietà ad Agrate Conturbia, la realtà è ben diversa e la raccontiamo qui di seguito.
C’è oggi una forte rabbia per quanto sta accadendo : una ventina di daini, madri e figlie, detenuti all’interno di una proprietà privata e facenti parte di un allevamento di fauna selvatica a scopo alimentare, rischiano di essere uccisi barbaramente, andando incontro alla medesima sorte toccata a 7 esemplari lo scorso 23 novembre cui è stata tagliata la gola .
Una scelta, maturata da chi ha ereditato la proprietà e deciso di metterla in vendita , nonostante la disponibilità del Rifugio Miletta nel farsi carico sia dell’individuazione di altra struttura idonea alla detenzione sia di tutte le relative spese, veterinarie e di trasporto
Il Rifugio Miletta, allertato da alcuni cittadini, il giorno stesso del massacro si è attivato per il trasferimento dei daini presso una struttura privata che, proprio per il mantenimento a vita dei daini, avrebbe chiesto l’autorizzazione alla Provincia, la quale si è sempre dichiarata disposta a concederla . Inoltre, sempre il Rifugio Miletta ha messo in contatto diretto il Dr. Tinelli, dirigente dei servizi veterinari di Novara con l’erede, affinché la stessa erede potesse essere rassicurata sulla fattibilità della soluzione proposta dal Rifugio. In risposta a tutto ciò, il 3 gennaio l’erede comunicava per telefono la volontà di procedere con la macellazione.
Il Rifugio Miletta non si è dato per vinto e ha inviato parecchie mail alla proprietà per chiedere di acconsentire al trasferimento degli animali, ma le loro richieste sono sempre cadute nel vuoto.
Chiude il discorso (per ora) il sindaco Simone Tosi: Confermo che l’abbattimento degli animali è sospeso e che venerdì ho un incontro con i responsabili provinciali. Preciso che non è mai stata volontà degli eredi sopprimere gli animali, né per soldi né per altri motivi, ma ad oggi NESSUNO a quanto io sappia, ha proposto un concreto trasferimento compatibile con la legge Regionale. Preciso inoltre che per la normativa vigente non è possibile trasferire gli animali ad associazioni o rifugi vari e che nessun cacciatore ha effettuato l’abbattimento in questione di novembre scorso.”
Chi dice il vero? Il Rifugio Miletta o il Sindaco Tosi?
E se non è mai stata volontà degli eredi sopprimere gli animali… chi e perché li ha sgozzati?
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