Il Safari Park di Pombia che è uno dei centri internazionali che si occupano della riproduzione delle specie in via di estinzione sta vivendo da più di un anno un grave momento di difficoltà economica a causa della pandemia.
Da un lato ha gravi difficoltà nella gestione quotidiana degli animali, dal cibo ai materiali che occorrono per la loro cura e dall’altro ci sono i problemi sul futuro lavorativo dei dipendenti della struttura
E così il consigliere delegato al Marketing territoriale Ivan De Grandis si è fatto portavoce del problema: i ristori ottenuti dallo Stato sono stati pari a 30.000 euro: una goccia nel mare, se si pensa che il fatturato medio annuo è di circa 4 milioni di euro, mi sembra quindi doveroso e corretto intervenire con adeguate misure di sostegno. Per questo motivo ho interessato e sollecitato anche la Regione Piemonte, affinché si possano valutare misure di semplificazione a favore di questa e altre analoghe realtà, che non devono essere lasciate sole.
E’ evidente che, se non si sosterrà in maniera adeguata questo genere di strutture, saranno in primo luogo gli animali a farne le spese”.
Il direttore e proprietario del Safari Park Orfeo Triberti, nonostante la gratitudine manifestata alla Provincia , non è ottimista: “purtroppo, anche quando riusciremo a riaprire, non avremo la forza economica per affrontare i cinque mesi di chiusura del prossimo inverno. A livello internazionale le realtà come la nostra vengono sostenute dallo Stato economicamente e anche con un occhio di riguardo per quanto viene fatto a favore degli animali in via di estinzione, perché il nostro lavoro non viene letto come un semplice business. Noi, invece, non riceviamo nessun tipo di contributo e, anzi, proprio in virtù delle nostre competenze, ci troviamo a dover ricoverare le specie sottoposte a sequestro giudiziario senza alcun tipo di ritorno economico per il mero sostentamento di questi animali: se non si interverrà per risolvere anche questo genere di problemi ci troveremo costretti anche a non poter più accogliere questi animali".
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Foto tratta dalla pagina FB di Safari Park