La proposta verrà avanzata dal Gruppo Giovane Italia di Novara insieme alla richiesta di riduzione dell'aliquota iva sul cibo per gli animali e l'aumento della detrazione fiscale per i farmaci e le spese veterinarie.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
Sono i ragazzi di Giovane Italia Novara ed esporre la proposta di Riga Francesca per un fisco non più nemico dei quattrozampe.
Riga Francesca, leader del movimento, ha chiesto inoltre, il riconoscimento degli animali nella Costituzione italiana in quanto esseri senzienti e il loro inserimento nello stato di famiglia.
Gli animali da compagnia e quindi le famiglie che li ospitano, sono i più tassati essendo costrette a pagare il 22% di IVA su tutte le scatolette, crocchette e per le cure dei quattrozampe. E come se non bastasse, la detrazione fiscale delle spese veterinarie è davvero molto limitata; elevato, invece, il costo dei farmaci veterinari che è in media cinque volte maggiore rispetto al farmaco umano con lo stesso principio attivo.
Nel dettaglio Riga chiede la cancellazione dell’aliquota Iva su prestazioni veterinarie per animali adottati e la riduzione di quella su quelle veterinarie e cibo per animali non tenuti a scopo di lucro.
Oggi infatti si applica un’aliquota IVA del 22%, la stessa dei beni di lusso.
Altra richiesta dal gruppo di Diego Sozzani, quella di abbattere il costo dei farmaci veterinari con il riconoscimento del farmaco generico anche in veterinaria e dell’uso del farmaco-equivalente. "Il prezzo del farmaco veterinario - esplica la corrdinatrice - è ingiustificatamente più costoso rispetto gli equivalenti ad uso umano, e quello delle prestazioni, possono delineare degli ostacoli alle terapie, fino a pregiudicare, in alcuni casi, il diritto dell’animale a essere curato e il dovere di chi lo detiene a prestargli la dovuta assistenza. Oltre che per i cittadini, questi costi rappresentano un problema per il Servizio Veterinario pubblico, per i Comuni e per le Onlus potendo conseguire un peggioramento complessivo della tutela degli animali e potenziali ricadute negative in termini igienico-sanitari per l’intera collettività".
La terza richiesta avanzata è quella di aumentare la quota di detrazione fiscale delle spese veterinarie e dei farmaci veterinari dalla dichiarazione dei redditi, rendendola totale per chi adotta un animale. Oggi queste spese sono infatti detraibili entro il limite esiguo di 387,34 euro, con uno sconto massimo di soli 49,06 euro.
Il riconoscimento degli animali nella Costituzione italiana, in quanto esseri senzienti è previsto dall'articolo 13 del Trattato di Lisbona ma, diversamente da molti Paesi Europei che si sono già adeguati, in Italia gli animali sono tuttora considerati “cose” dal Codice Civile.
"Le nostre proposte mirano a superare l'attuale stato di cose per ottenere sia un miglioramento della qualità di vita degli animali, che un incremento delle adozioni, rendendo maggiormente sostenibile la spesa sostenuta dai cittadini, sia come privati che come sistema pubblico".
Adottare un animale abbandonato, infatti, costituisce uno strumento essenziale per contrastare il randagismo, garantendo al tempo stesso un risparmio notevole all’intera collettività.
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