Salvini: "Siamo noi l'unica alternativa a Ballarè".
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
Piazza delle Erbe gremita, ieri sera, per il nuovo “step” della sfida elettorale del candidato sindaco Alessandro Canelli. Ad affiancarlo, oltre al segretario nazionale Piemont della Lega Nord Riccardo Molinari, anche il leader del partito, Matteo Salvini. Due personalità di primissimo piano del partito a testimonianza, una volta di più, di quanto la città di Novara sia centrale nel progetto politico della Lega Nord stessa.
“Ormai si tratta di una vera e propria sfida tra due modelli politici agli antipodi – ha attaccato Molinari – e cioè tra chi, come noi, promuove una politica fatta per la gente e chi, invece, fa politica per sé stesso, ricordandosi della gente solo a ridosso delle elezioni. Mi auguro che i novaresi si rendano conto che alla città non serve un sindaco che faccia gli interessi del proprio partito ma uno che, al contrario, porti avanti battaglie serrate per difendere gli interessi della città e dei cittadini”.
Ha rilanciato lo stesso Canelli: “La città negli ultimi anni si è fortemente indebolita e subisce un declino ormai tristemente costante. Abbiamo un’amministrazione che parla di politiche per la famiglia e intanto ha aumentato, in maniera scellerata, del 27% le rette degli asili nido comunali. Il resto è immobilismo totale contro cui è arrivato il momento di ribellarsi: non è una questione di destra, sinistra o centro ma solo di governare con sacrificio per ridare slancio a una città che oggi non vede un futuro. Non è vero che il Comune nulla può su determinate tematiche, non è così: si può, al contrario, fare molto. Certo, a patto di volerlo e di essere pronti a sacrificarsi”.
Canelli ha quindi dedicato la propria attenzione alla coalizione: “Ringrazio tutti quelli che hanno scelto di essere al mio fianco in questa sfida. Ormai è evidente: siamo noi l’unica alternativa a Ballaré, l’unica possibilità di riscossa dopo un disastroso quinquennio di amministrazione. Forza Italia? Non si possono nascondere, o stanno con noi o vorrà dire che hanno deciso di stare dalla parte di Ballarè. Cosa di cui, nel caso, dovranno rendere conto ai propri elettori. Noi, nel mentre, andiamo avanti decisi per la nostra strada, forti del profondo desiderio che ci anima, di poter cambiare e rilanciare Novara”.
Di fronte a una piazza viva e gremita, anche il leader del partito, Matteo Salvini, ha ribadito la propria sfida: “Ringrazio Alessandro Canelli per il coraggio con cui sta portando avanti la sua battaglia, ora è Novara che deve dimostrare di essersi risvegliata, sostenendo un sindaco pronto a fare di tutto per il bene dei propri cittadini. A partire dal fatto che, come ogni sindaco leghista, ogni euro nel cassetto sarà investito per gli italiani, per i novaresi: offrire rifugio e accoglienza a chi scappa dalle guerre o dal terrorismo è un dovere ma è altrettanto un dovere riuscire a distinguere bene queste persone dai clandestini, dagli irregolari. A questi ultimi va garantito solo un biglietto di sola andata per il proprio paese d’origine. Ogni voto che arriverà a Canelli e alla Lega Nord il 5 giugno ci darà ulteriore forza per andare a Roma e imporre la nostra volontà, ovvero la cancellazione della riforma Fornero sul lavoro, una legge che sta mandando in rovina un sacco di italiani: poter andare in pensione dopo aver versato quarant’anni di contributi è un diritto e non può essere, invece, un privilegio”.
Non solo, Salvini ha poi rilanciato: “Ogni voto che riceveremo sarà anche un segnale al Pd: l’Italia non si svende. Voi che vi siete già svegliati, passate il messaggio a tutti i novaresi: sarà una partita a due tra il centrosinistra e noi e quello che vogliamo sia chiaro è che i partiti non sono tutti uguali. Esiste un’alternativa, cambiare le nostre città e il nostro paese è possibile e noi siamo pronti. Per farlo, però, serve il contributo di tutti, contributo che dovrà per forza di cose arrivare dalle urne, il prossimo 5 giugno”.
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