Le precisazioni del Sindaco Binatti e dei Gruppi consigliati di maggioranza.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
Bugie, bugie e ancora bugie: questo il Partito Democratico e “Nel cuore di Trecate” stanno raccontando ai cittadini trecatesi riguardo all’operato della nostra Amministrazione.
Andiamo con ordine e smantelliamo un pezzo dopo l’altro questo castello di menzogne.
Per prima cosa ci accusano di aver speso quasi 100.000 Euro per “balli e feste di piazza”, lasciando intendere che si tratti dell’importo speso in un anno: niente di più falso!
La cifra riportata si riferisce, in realtà, ai soldi spesi dall’inizio del nostro mandato, giugno 2016, ma è gonfiata ad arte: infatti sono stati spesi 70.000 € in due anni, dei quali ben la metà dedicata alle tradizionali Feste Patronali, comprensive anche degli spettacoli pirotecnici.
Si parlerebbe quindi di circa 35.000 euro all’anno; il bilancio del Comune di Trecate prevede in media uscite di 11,5 milioni di € l’anno (esclusi gli investimenti): si tratta, quindi, di circa lo 0,3%. Un importo che ci sembra ragionevole e che ha dato ottimi risultati di riscontro tra i cittadini della nostra Città e non solo, visto che Trecate sta lentamente tornando ad essere attrattiva da questo punto di vista, dopo un lungo periodo di nulla: una scelta, tuttavia, mirata non solo a creare svago e divertimento per i nostri cittadini, ma anche e soprattutto finalizzata ad aiutare il commercio locale e le Associazioni trecatesi.
Per sostenere questa “matematica ingannevole”, il Partito Democratico e Nel cuore di Trecate puntano il dito sugli aumenti di mensa, tassa dei rifiuti e bolletta dell’acqua: questi tre argomenti sono sganciati l'uno dall’altro e mischiarli in un unico calderone significa soltanto cercare di ingannare il nostro concittadino che legge.
Andiamo quindi con ordine e facciamo chiarezza.
• Costo della mensa: l’appalto realizzato sotto l’amministrazione Ruggerone non era finalizzato ad ottenere il massimo ribasso possibile, ma prevedeva una serie di servizi addizionali, che vengono pagati dai contribuenti. Affermare che con le entrate della mensa (che coprono solo in parte il costo del servizio di ristorazione scolastica) si organizzano "balli e feste in piazza" è del tutto falso! Tant’è vero che l’Amminsitrazione deve contribuire con circa 130.000 euro per colmare la differenza tra il costo del servizio e la tariffa agevolata corrisposta dai fruitori.
• Tassa rifiuti: la tariffa deve coprire al 100% l’importo che il Comune paga al Consorzio di Bacino Basso Novarese, così come previsto dalla normativa nazionale. Non sono certo soldi che si possono spendere per fare feste: un’altra bugia!
• Bolletta dell’acqua: la gestione idrica trecatese è stata sicuramente vantaggiosa negli ultimi anni, ma il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte si è espresso nel 2017 bollando (dopo dieci anni di ricorso pendente) come illegittima la gestione da parte di S.P.T. Per questo, quindi, la gestione sta passando ad Acqua NovaraVco Spa, il gestore unico del nostro territorio. L’Amministrazione comunale si è adoperata per attenuare questo impatto che scaturisce dall’applicazione obbligatoria della legge: infatti l’adeguamento della nostra bolletta dell’acqua alla tariffa applicata dall’Ato avverrà gradualmente nell’arco di tre anni, con un evidente vantaggio per i trecatesi. Inoltre lo sportello per gli utenti trecatesi rimarrà aperto nella nostra Città e il personale di S.P.T. non subirà conseguenze, ma passerà alle dipendenze di Acqua NovaraVco Spa e alla ditta appaltatrice per la raccolta rifiuti. Anche in questo caso, la bolletta dell’acqua non è una entrata per il Comune e quindi non sono certo soldi che si possono spendere per fare feste! La minoranza di sinistra ben conosce il problema del passaggio del servizio idrico a gestore unico Acqua NovaraVco Spa, solamente ha avuto la fortuna di non doverlo affrontare di petto poiché il TAR si è pronunciato solo nel 2017 rigettando il ricorso della S.p.t. e chiudendo definitivamente la partita della salvaguardia della società mista rimasta in sospeso per ben dieci anni e ha quindi potuto vivere in questo limbo senza dover prendere alcuna decisione. L’attuale Amministrazione, come tutti possono ben osservare, sta chiaramente mettendo una pezza a vecchi problemi che ha trovato al momento del proprio insediamento come scomoda eredità della precedente Amministrazione.
Un’altra bugia: ci dicono che abbiamo tolto gli aiuti alle fasce deboli e ai disoccupati. Invece, nonostante l’enorme problema derivante dal mancato trasferimento da parte del Ministero e della Regione dei fondi che servivano a coprire le spese dei servizi sociali, si è fatto comunque molto: si è proseguito con il pagamento delle utenze di luce e gas mediante bonus; si sono attivati nuovi contratti di locazione con la modalità ASLO in sinergia con le agenzie immobiliari; valutando mediante la Commissione Servizi Sociali caso per caso si è garantita l’esenzione ticket in alcune situazioni non riconosciute da ASL e l’integrazione delle rette dell’asilo nido; sono stati inoltre integrati i servizi di assistenza all’handicap con risorse aggiuntive, garantendo così una maggiore funzionalità del servizio; mediante il progetto URRA si potrà dar seguito alla ristrutturazione della casetta “ex Agip”, già utilizzata per far fronte a interventi di emergenza abitativa insieme ad altre modalità di intervento temporaneo; sono stati attivati i PPU (progetti di pubblica utilità) che hanno dato la possibilità di iniziare un percorso di reinserimento lavorativo e sociale a persone in momentanea difficoltà anche economica. Sono state garantite forme di assistenza di emergenza per le situazioni più gravi che avevano necessità immediate.
Amministrare una Città come la nostra significa, a volte, anche dover prendere decisioni dolorose o impopolari: noi abbiamo deciso di non amministrare guardando solo ed esclusivamente al presente o alla ricerca di facile consenso. Abbiamo scelto di amministrare da buoni padri di famiglia, con una visione di Città di lungo termine e ben definita, che abbiamo spiegato ai nostri concittadini in campagna elettorale e sulla quale ci hanno dato fiducia: dopo queste nostre precisazioni, a loro lasciamo giudicare chi stia mentendo.
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