Pm e Covid
Gestire un'emergenza è sempre molto difficile, soprattutto un'emergenza come il Covid.
Dunque, in generale, gli attacchi e le polemiche dovrebbero lasciare il posto ad approcci costruttivi. Eppure, non è stato così, non è così. In politica, oggi, è tutto un rinfacciarsi le varie responsabilità. E’ colpa tua, no è colpa tua, oppure di un altro, etc... etc....
L'opzione di far decidere dai pm chi ha gestito meglio o peggio l'emergenza, però, è qualcosa che va oltre: è davvero avvilente.
Audizioni di Fontana, Gallera, Conte, Speranza, Lamorgese. All'appello manca soltanto il sindaco di Bergamo. Cosa c'entri un pm con le scelte di carattere generale assunte da un politico, davvero mi sfugge. Certamente nessuno di loro ha creato il virus, ma si è trovato a doverlo gestire. Quanto alle indagini, se si tratta di conoscere il contenuto di un decreto o di un'ordinanza, ci sono altri metodi, altrettanto ufficiali. Il ragionamento vale per tutti e prescinde dal colore politico.
Altra cosa è la verifica di eventuali errori nella gestione di singoli casi da parte di chi ha responsabilità manageriali, ma, salvo situazioni conclamate, sono comunque scettico sull'utilità dell’inchiesta penale. La ricerca di capri espiatori non riporta in vita i morti di Covid e conduce spesso in direzioni sbagliate.
I politici sulla gestione del coronavirus vanno giudicati politicamente. In questo caso, anche ad essere costruttivi, ci sarebbero diversi argomenti.
Buona settimana.
COPYRIGHT E FOTO Roberto Cota