Forma o sostanza?
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
Di Maio ha annunciato l’espulsione del candidato a Sindaco di Corleone a poche ore dal voto, reo di aver detto che con i parenti dei mafiosi che non hanno commesso reati e che prendono le distanze dalla mafia, occorre dialogare.
Pochi giorni prima, lo stesso candidato era entrato nel bar di un cugino acquisito del boss Provenzano che non risulta avere alcun collegamento con la criminalità.
A prescindere dalla persona del candidato che non conosco e che evidentemente sarà stato scelto da Di Maio in base a dei criteri, è abbastanza evidente che il candidato sindaco di Corleone non ha detto di voler sostenere i mafiosi ma, nella sostanza, esattamente il contrario.
È altrettanto evidente che la sua dichiarazione costituisce un infortunio dal punto di vista comunicativo.
Qual’ è stata la reazione? Gestione della situazione guardando alla sostanza con le precisazioni del caso? Niente affatto, appena la polemica è montata in senso contrario, espulsione immediata, scaricando tutte le responsabilità.
Con tanto di presa di distanze anche da parte dei parlamentari cinque stelle che avevano pubblicamente applaudito il candidato sindaco.
Questo metodo può essere facile, redditizio elettoralmente ed in qualche modo figlio dei tempi, ma è talmente superficiale da provocare effetti disastrosi in diversi campi.
Peraltro, neppure si possono insultare le persone quando non hanno delle responsabilità soltanto a causa di una parentela.
Questo è un principio di civiltà, indipendentemente dalla convenienza politica.
Buona domenica e buona settimana!
Copyright Roberto Cota