Novara 4 maggio 2020
Un po’ tutti hanno consigliato a Conte di smetterla di far ricorso allo strumento solitario ed autoritario del Dpcm (decreto del Presidente del consiglio dei ministri) per intervenire in questa fase così delicata.
I parlamentari hanno chiesto di discutere le prossime scelte in Parlamento, molti giuristi si sono mobilitati ed hanno avanzato dubbi di legittimità. Addirittura la presidente della Corte Costituzionale, pur avendo precisato di non aver voluto attaccare il Governo, ha detto parole chiare sul fatto che una compressione di un diritto costituzionale deve essere circoscritta nel tempo e limitata alla scopo.
Lo strumento del Dpcm utilizzato senza un vero dibattito politico per incidere pesantemente sulle libertà dei cittadini e per decidere quali attività potessero aprire e quali chiudere, è stato sbagliato sin dall’inizio.
Ad ogni modo, oggi, un atteggiamento diverso rispetto a quello dell’"uomo solo al comando" penso sia utile allo stesso Conte e ciò in quanto: a) il premier ha una maggioranza precaria; b) la popolarità che oggi ha acquistato per le continue apparizioni in tv e sui media , domani potrebbe trasformarsi in un boomerang.
Conte rischia davvero di diventare il capro espiatorio di una vera e propria rivolta sociale a fronte di un’economia messa in ginocchio. Vediamo se cambierà registro e se questo gli sarà sufficiente per restare in sella ancora per qualche tempo…
Buona settimana.
Roberto Cota