Oggi pomeriggio alle ore 15.00 in piazza delle Erbe la raccolta firme per chiedere la sperimentazione anche a Novara.
Riceviamo il comunicato stampa e pubblichiamo.
Abbiamo detto fin da subito che siamo un movimento civico senza padri, padrini e padroni, fatto di uomini e donne liberi che hanno a cuore Novara e i novaresi, e che vogliono semplicemente impegnarsi al servizio della comunità per migliorare Novara. Per questo siamo scesi in campo: è arrivata l'ora di fare la differenza e la differenza con gli altri sta nel "FARE".
I cittadini chiedono più fatti e meno parole, e per questo motivo ci siamo attivati per mettere in campo azioni concrete.
Domenica pomeriggio dalle ore 15 sarà allestito in Piazza delle Erbe il gazebo del movimento civico "NoiXNovara" per la raccolta firme utile ad introdurre anche nel Comune di Novara la sperimentazione del cosiddetto "baratto amministrativo".
"È una forma di collaborazione tra cittadino e amministrazione locale introdotta dall’articolo 24 del decreto Sblocca Italia approvato lo scorso anno - spiega Ivan De Grandis, leader di "NoiXNovara" - in pratica con la nostra proposta, i cittadini che sono rimasti indietro nel pagamento di tasse, multe, rette comunali e anche gli affitti delle case popolari, avranno la possibilità di sanare la propria posizione a fronte della realizzazione di alcuni piccoli interventi come la pulizia delle strade, manutenzione degli immobili, imbiancatura di edifici, cura del verde pubblico. Questi naturalmente sono solo alcuni esempi delle mansioni che il Comune potrà assegnare al cittadino e tramite cui gli permetterà di ripagare il suo debito.
In provincia è stato Invorio il primo comune a sperimentare il "baratto amministrativo", ma nei prossimi giorni anche a Trecate si discuterà l'approvazione in consiglio comunale - commenta De Grandis - perché dunque non attuare questo tipo di soluzione anche nella città capoluogo di provincia?
A tanti novaresi la buona volontà non manca, purtroppo però si trovano in momenti di difficoltà che li rendono "morosi incolpevoli", insomma vorrebbero pagare ma non possono. Con il "baratto amministrativo" invece queste persone potranno farsi avanti e azzerare il proprio debito con il Comune.
È una via percorribile, seria e innovativa, per combattere l'evasione, stimolare i cittadini a occuparsi della collettività, e al tempo stesso può dimostrare che quando amministrazione e cittadini si incontrano a metà strada, le cose possono funzionare bene.
D'altronde - sottolinea De Grandis - è un po' un concetto similare a quello che il Sindaco Ballarè ha fatto con il "Progetto Profughi", tramite il quale alcuni tra i richiedenti asilo ospitati in città vengono impiegati in servizi volontari di pubblica utilità anche con a disposizione un risciò a pedali per chi svolge il servizio per Assa.
In questo caso però si tratta di andare in contro per una volta anche ai novaresi in difficoltà, che spesso e volentieri si sentono dimenticati e rischiano di percepire come "privilegiati" gli stranieri presenti sul territorio.
Noi non vogliamo "guerre tra poveri", perciò ci impegniamo concretamente con questa iniziativa affinché anche la nostra gente possa avere la possibilità di sdebitarsi dignitosamente. Questa forma di intervento - conclude De Grandis - offre un doppio vantaggio in quanto da un lato, i contribuenti in difficoltà possono assolvere ai propri doveri e dall'altro il Comune può usufruire di forza lavoro, in un periodo in cui scarseggiano risorse e le difficoltà della gestione amministrativa rendono determinate attività di difficile soddisfacimento".
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