Nel mirino motocicli e auto ibride o ecologiche.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa.
"Continua il salasso per i Piemontesi. Oggi in Commissione il centrosinistra ha presentato un conto salato per i motociclisti e automobilisti piemontesi fissando nuove regole sul bollo auto che ufficializzano un pesante aumento della tassazione su motocicli e auto ibride. Insomma la Giunta Chiamparino sceglie di fare cassa sui cittadini più deboli". A lanciare la denuncia Forza Italia con i suoi consiglieri Massimo Berutti, Claudia Porchietto e Diego Sozzani.
Entra in vigore un nuovo regime di tassazione sui veicoli a motore. Scongiurato l'aumento del 10% sulla tassa di circolazione per trattori e motocarri la mannaia della Regione infatti cala da un lato sui motocicli per un maggiore incasso pari a 1,6 milioni di euro e poi sui veicoli bifuel a Gas-GPL e Metano native che inizieranno a pagare il bollo auto dal sesto anno (1/3 del valore di un'auto a normale motorizzazione) assicurando un introito di 5 milioni di euro. Il bollo auto dovrà essere versato anche per le auto convertite al bifuel i cui proprietari contribuiranno per 5,5 milioni di euro a rimpinguare le casse della Giunta Chiamparino. Anche le auto storiche - che proprio quest'anno vedono riconosciuto questo status non più dopo 20 anni ma dopo 30 - subiranno un aumento, infatti i proprietari di auto già dichiarate storiche non godranno fino al raggiungimento dei 30 la riduzione del 10% dell'ammontare dovuto (3 milioni di euro). Sarà infine dovuto il pagamento della tassa di circolazione anche per i proprietari che hanno subito un fermo amministrativo del veicolo di proprietà: in questo caso l'incasso - non contabilizzato dalla Regione - arriverà fin ora 20 milioni di euro.
"Il centrosinistra sta cambiando il Piemonte - commentano i consiglieri azzurri - ma con le tasse invece che con le riforme e il taglio degli sprechi. Peraltro la strada scelta dalla Giunta Chiamparino va contro alle fasce più deboli della popolazione, cioè quei cittadini che hanno deciso di passare al motore ecologico o di optare per un motociclo spesso per questioni prettamente economiche. Non parliamo poi della penalizzazione delle piccole attività commerciali che utilizzavano lo spostamento con motorini che rischia di tradursi in una riduzione di personale. Infine, oltre al fattore economico, risulta incomprensibile la scelta dal punto di vista politico: da un lato si promuove la sostenibilità ambientale e dall'altra si penalizza chi percorre questa strada con scelte di consumo responsabili. Lanciamo un appello affinché la Giunta riveda questa decisione che rischia di impoverire ancora di più le famiglie piemontesi".
Copyright Diego Sozzani