La relatrice Arch. Maria Grazia Porzio parlerà delle "residenze degli aristocratici tra città e campagna novarese"

La relatrice Arch. Maria Grazia Porzio affronterà un interessante itinerario per il riconoscimento di quei caratteri peculiari e distintivi delle fabbriche destinate alla residenza quotidiana od alla ‘villeggiatura’ delle Famiglie novaresi e non solo, emergenti in forma compiuta già nel XVII secolo e che ancora oggi è possibile individuare in Novara e nella campagna novarese sia essa di pianura, collina, fiume e perché no di lago.
E se in città i termini di confronto e di valutazione risultano essere l’isolato, la strada e/o la piazza in cui e su cui si affacciano i fronti e si apre l’andito quale annuncio della corte, del porticato e dello scalone, nella campagna il costruito trova diretto rimando e continuità nel paesaggio circostante segnato da ‘architetture verdi’, colture, alberature spontanee e fasce boschive e dalla presenza non certo secondaria dell’acqua.
Così dall’intorno della basilica di san Gaudenzio e dalla fascia bastionata limitrofa a palazzo Cacciapiatti le attenzioni si spingono sulla ‘costa’ del Ticino di Cameri, tra i risi di Castellazzo, ai piedi dei vigneti di Sizzano e sul ‘nostro’ versante del Verbano in passato in capo ai Borromeo.
La cittadinanza è invitata a partecipare numerosa all'iniziativa culturale con ingresso libero ed è gradita un'offerta liberale in favore dei progetti benefici sostenuti dal Fai; l’accesso sarà̀ consentito agli ospiti diversamente abili in carrozzina a mezzo di un montascale a cingoli previa prenotazione telefonica 0321 398229.
Copyright Antonio Poggi Steffanina