La solenne cerimonia di commemorazione si è svolta a Novara, alla presenza delle Autorità territoriali, durante l'assemblea annuale dei Soci.
Sabato 28 novembre 2015, alle 10.30, si è svolta l'assemblea annuale della Federazione Provinciale di Novara e V.c.o dell'Istituto del Nastro Azzurro, presieduta dalla Ass. San. Cav. Uff. Maria Lucia Taglioni.
Alla riunione dei Soci, in una sala gremita in ogni ordine di posto, ha partecipato S. E. il Prefetto di Novara Dr. Francesco Paolo Castaldo, il Sottosegretario alla Politiche del Lavoro e alle Politiche Sociali On. Franca Biondelli e tutte le Massime Autorità civili e militari del nostro territorio e il Tesoriere Dr. Antonio Poggi Steffanina ha illustrato il conto consuntivo dell'anno 2014, chiuso al 31 dicembre 2014.
Dopo gli interventi iniziali delle Autorità presenti, il Gen. Cav. Uff. Dario Cerniglia, presidente dell'Assoarma, ha ricordato nei dettagli le vicende tecniche e tattiche della battaglia di Gorizia, combattuta dal 4 al 17 agosto 1916, per onorare lo strenuo valore profuso dai militari italiani durante la Grande Guerra di cui ricorre quest'anno il centenario dell'ingresso dell'Italia nelle ostilità; poi sempre il Gen. Dario Cerniglia ha solennemente onorato la memoria del Tenente Pilota Cav. Uff. Poggi Pier Antonio, disperso in guerra a soli 32 anni, medaglia di Bronzo al Valor Militare, in occasione del 75esimo anniversario della scomparsa nella missione diurna segreta "Vermouth Cinzano" avvenuta il 11 novembre 1940 durante la Battaglia d'Inghilterra.
Il 3 dicembre del 1938 conseguì il Brevetto di Pilota Militare. All’indomani dello scoppio della Guerra diede la propria disponibilità ad esser arruolato come volontario e partì dall’Aeroporto di Cameri il 27 settembre 1940 con destinazione finale Chievres in Belgio.
Scomparve l’11 novembre 1940 a trentadue anni durante l’Operazione segreta “Cinzano” sui cieli della Manica ricevendo la medaglia di Bronzo al Valore Militare.
Dopo aver superato le prove di ammissione per entrare in Accademia, venne destinato al bombardamento e fu assegnato prima al 7° Stormo Bombardamento di Lonate Pozzolo, e successivamente al 43° Stormo in qualità di Tenente Pilota.
Nel giugno del 1940 con l’entrata in guerra dell’Italia, il 43° Stormo BT, che faceva parte della Divisione Aerea Drago, venne impegnato brevemente nella campagna di Francia. Ma il vero battesimo del fuoco attendeva il reparto sul fronte della Manica.
Per il CAI erano stati prescelti due stormi da bombardamento, entrambi dotati di BR. 20: il 13° con sede a Piacenza e appunto il 43°, basato a Cameri e formato dai Gruppi 98° e 99°.
Il Tenente Pilota Pier Antonio Poggi faceva parte della 242° Squadriglia del 99° Gruppo.
L’intero contingente da bombardamento del CAI iniziò il 27 settembre 1940 il volo di trasferimento a tappe verso il Belgio.Lo Stormo del Tenente Poggi, il 43°, era destinato alla base di Chievres (nome in codice “Icaro”).
L’ Operazione segreta “Vermouth Cinzano”, l’unica missione diurna.
Lunedì 11 novembre 1940 venne pianificata un’azione complessa denominata “Vermouth Cinzano” che prevedeva la partecipazione del 99° Gruppo. Ad esso fu affidato il compito principale, ossia il bombardamento della base portuale di Harwich, sulla costa orientale dell’Inghilterra. La scorta era affidata ai Fiat CR. 42, mentre i Cant. Z. 1007bis della 172° Squadriglia da Ricognizione Strategica erano destinati ad una azione diversiva sull’estuario del Tamigi.
La missione segreta entrò in azione intorno alle ore 15:00 e vide la partecipazione di una formazione di dieci Fiat BR. 20 M italiani che sganciarono alcune tonnellate di bombe sul porto inglese di Harwich.
L’ordine di operazione giunto alla base di Chievres comportò l’utilizzo di dieci BR.20, ne vennero scelti quattro della 242° Squadriglia e sei della 243°. Ognuno dei bombardieri trasportava nella stiva tre bombe da 250 kg.
I decolli avvennero regolarmente: la prima pattuglia, nella consueta formazione a cuneo, era formata da quattro bimotori della 242° (il n. 3 che si dispose come gregario da destra era dei novaresi Ten. PierAntonio Poggi e Ten. Enzio Sguazzini) ed uno della 243°. Alla testa c’era il comandante del 99° Gruppo, Tenente Colonnello Ciccu e alla sua destra il Capitano Volpe comandante della 242° squadriglia. La seconda pattuglia, guidata dal capitano Rubino, decollò subito dopo.
In totale furono sganciate, secondo le relazioni operative, più sei tonnellate di bombe.
Le pattuglie compirono in pratica due azioni separate e questo spiega in parte, la poca efficacia della scorta. Infatti la prima pattuglia, quella condotta dal comandante di Gruppo, venne attaccata a pochi chilometri dalla costa inglese e fu colpito ed abbattuto il gregario esterno di destra, il “242-3” del Tenente PierAntonio Poggi e del Tenente Enzio Sguazzini che scomparve in mare con tutti i suoi compagni: l’Av. Sc. Lino Bettio, il 1° Av. Vittorio Lonfaloni e il 1° Av. Felice Agnetti; invece l’aereo del comandante incassò parecchie raffiche di proiettili.
Un Sotto Ufficiale addetto al 99° Stormo ricordando la missione raccontò:
“I BR. 20 giunti puntuali non trovarono i CR. 42 e pertanto girarono per un’ora su Bruges a quota 5000 metri e fu un sollievo di tutti gli equipaggi quando alle ore 14:30 passate i CR. 42 si accostarono alla formazione (al rientro si seppe che il ritardo fu causato dalla nebbia incontrata e non preventivata). Alle ore 15:00 circa in perfetta formazione e già in vista di Harwich due gruppi di Hurricane in unità molto superiori alle nostre ci attaccarono da tutti i lati, il cruento attacco durò 20 minuti, una vita.
Tre BR. 20 uno della 242° e due della 243° vennero abbattuti subito, mentre altri quattro duramente colpiti giunsero sulla costa belga atterrando fuori campo; altri tre che formavano la pattuglia di testa trovarono casualmente oppure in modo calcolato, scampo tra le nubi.
Mi sento profondamente addolorato e sconvolto pensando agli equipaggi abbattuti con particolare angoscia per quello della 242° squadriglia n. 3 sul quale i piloti erano il Ten. PierAntonio Poggi ed il Ten. Enzio Sguazzini, con i quali oltre ad essere in forza alla medesima squadriglia eravamo uniti da una fraterna amicizia fin da quando insieme abbiamo conseguito il brevetto da pilota civile di 1° grado a Cameri nel 1934-35. Nonostante averli visti precipitare non mi sembra vero e non voglio crederci. L’11 novembre 1940 è una data da non “ricordare volentieri”, ma difficile da dimenticare: “Indimenticabile”. ”.
La Missione, già difficile di per sé, lo divenne ancora di più per il fatto di essere la prima svolta di giorno, invece delle consuete operazioni notturne. Inoltre bisogna considerare alcune variabili casuali che si aggiunsero durante lo svolgersi della missione: la nebbia che ritardò l’appuntamento tra i CR. 42 ed i BR. 20 posticipando l’inizio ufficiale della missione; l’eccessiva distanza tra le due formazioni di BR. 20 forse dovuta al fatto che la seconda pattuglia si era attardata più della prima “girando” sui cieli di Bruges in attesa di esser raggiunta dalla caccia di scorta. Questo creò una distanza abissale di circa 8 km tra il primo velivolo e l’ultimo.
Se l’azione fosse stata contenuta nell’orario prestabilito e se le due pattuglie fossero riuscite ad essere più vicine tra loro avendo subito alle spalle la scorta, sicuramente la missione non avrebbe subito le pesanti perdite di vite umane e probabilmente avrebbe inflitto pesanti colpi alla contraerea nemica e agli obiettivi prestabiliti.
Al termine della solenne commemorazione è risuonato il "Silenzio" e poi tutti i partecipanti, con grande emozione, hanno cantato dell'Inno italiano.
Infine la presidentessa Taglioni ha presentato le cerimonie commemorative in programma per il 2016 che verranno organizzate in ricordo dei militari Caduti per servire la Patria e le altre iniziative sociali:
1. Presentazione del libro "Il Medagliere" (Medaglie d'oro della Provincia di Novara e V.C.O.);
2. Cerimonia in Memoria dei Caduti e Decorati al Valor Militare e Dispersi in guerra;
3. Consegna Attestati di Benemerenza;
4. Conferenza sulle Medaglie d'oro della provincia di Novara e V.C.O.;
5. Cerimonia in ricordo dei Caduti in Russia;
6. Gite socio culturali, dalla durata di un giorno o più giorni;
7. Incontri conviviali.
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