Un’impresa non da poco, ma che si può fare..
Si sa che i bambini tendono, per loro natura, a ubbidire il meno possibile, soprattutto quando l’”ordine” non incontra la loro approvazione.
Spesso si vedono scene alla Mario Merola, in cui bimbetti in età scolare dall’aria angelica si esibiscono in urli belluini perché non vogliono sottostare alle richieste di mamma o papà che, sconvolti da tanta teatralità non sanno più come fare. Non a caso “non mi ascolta” è una delle frasi più usate dai genitori…..
Eppure i “trucchi” ci sono… Per esempio un modo efficace per farsi ascoltare è quello di evitare di alzare la voce (perché di fronte a un tono alto il piccolo si sentirà autorizzato a fare altrettanto) , e di parlare (sì, anche se si è arrivati all’esasperazione…) con tono calmo , ma deciso e soprattutto spiegando chiaramente i motivi per cui un determinato comportamento viene vietato.
Il “perché sì” o “perché lo dico io” non sono frasi da impiegare perchè susciterebbero sicuramente una reazione contraria, mentre la descrizione della motivazione che sta dietro a un divieto farà sentire il bambino a livello di un adulto, (es. “ non devi fare questo perché ti potresti far male e sono sicura che tu sappia bene quanto è importante non ferirsi”) gratificandolo quindi molto - quale bambino non vuole sentirsi “grande”? - ed evitando i famosi quanto irritanti capricci.
Molto più di frequente di quanto si creda, il ricorso alla comunicazione non verbale può dare frutti insperati. Uno sguardo fermo e deciso, un’espressione del volto autorevole , una mimica misurata fanno capire al bambino che forse non è proprio il caso di mettersi a fare i capricci perché non otterrà comunque niente. Basta guardare l’espressione di chi gli sta proibendo qualcosa…
Un altro punto importante per farsi ubbidire è quello di mantenere la calma anche quando si è sotto stress. Spesso non ci si fa caso, ma i bambini sono come spugne e assorbono lo stato d’animo del genitore, quindi se mamma o papà danno un ordine mentre sono irritati o nervosi, otterranno soltanto una reazione altrettanto nervosa e di disubbidienza (i bambini sono bravissimi ad esasperarci appena trovano uno spiraglio…). Va quindi evitato a tutti i costi di mostrare la propria tensione nel momento in cui si proibisce qualcosa.
Per avere collaborazione e non ostruzione è bene fare in modo che i bambini diventino autosufficienti fin dalla tenera età aiutandoli a sviluppare indipendenza e autonomia . Questo significa che aiutarli o addirittura fare al posto loro le attività più facili tipo vestirli o pettinarli o allacciare le scarpe , preparare la cartella, mettere a posto i giochi, li porterà solo a pensare che tutto è dovuto e che non c’è alcuna necessità di imparare. Ma quando tutto questo improvvisamente non verrà più fatto, si scatenerà l’inferno e l’insicurezza inizierà a farsi strada nella loro psiche con tutto quel che ne consegue.
Invece imparare a fare le cose autonomamente sarà un grosso aiuto per riuscire nell’immediato e nel lontano futuro a rapportarsi con gli altri (genitori , adulti o coetanei) in modo equilibrato e sicuro.
Non è facile, non è semplice e soprattutto ci vogliono molta costanza e molta pazienza, ma i risultati si vedranno, peer la serenità di tutta la famiglia, bambini compresi.
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