A parte i novelli sposi che manco si accorgono di non poter uscire, presi come sono l’uno dall’altra, non sono state settimane facili per le coppie e probabilmente non lo saranno neppure le prossime, ma dobbiamo rassegnarci.
Certo vivere a stretto contatto con un marito che prima vedevamo solo alla sera, può portare a momenti di tensione, soprattutto perché non siamo abituate a condividere h24 i nostri spazi e il nostro tempo, quindi la convivenza forzata porta a sentire in modo molto forte la mancanza di libertà.
Siamo costrette a condividere le nostre giornate e le nostre serate con il partner e non possiamo scegliere di farlo, dobbiamo farlo! C’è una bella differenza!!!
Inoltre siccome abbiamo anche paura , perché stiamo combattendo contro un nemico invisibile di cui sappiamo poco o niente potremmo anche andare in confusione o addirittura avere crisi di panico o, nel migliore dei casi avere reazioni a volte esagerate verso chi ci sta accanto
Come possiamo fare, quindi, per non mandare a rotoli il nostro matrimonio o la nostra convivenza e superare questo periodo?
Cerchiamo di ritagliarci una/due ore solo per noi, magari chiudendoci in bagno se la casa è troppo piccola per permetterci di chiuderci in una stanza, e pensiamo a noi stesse. Facciamoci una maschera, ascoltiamo la musica che ci piace, scriviamo un diario…Non importa cosa, è importante invece che sia una cosa piacevole e fatta soltanto per noi stesse.
Secondo consiglio, coinvolgiamo il partner in attività che di solito facciamo da sole…per esempio cucinare insieme o fare ginnastica insieme, è il modo migliore per non innervosirsi quando lo vediamo stravaccato sul divano che guarda le notizie sul Covid.
Non isoliamoci con il nostro cellulare e cerchiamo di fare in modo che nemmeno lui lo faccia. Comunicare con gli amici via social o whatsapp va benissimo, ma va ancora meglio se lo facciamo insieme, altrimenti uno dei due si sentirà isolato e invece dovete sentirvi in coppia contro l’isolamento.
Parliamo….. scambiamo opinioni con il nostro partner, raccontiamogli e facciamoci raccontare episodi dell’ infanzia mai detti, pensieri su come faremmo se fossimo noi al governo, oppure, perché no, proviamo a dire e farci dire quali sono i pregi e i difetti che vediamo nell’altro…..Chissà che non vengano fuori valutazioni inaspettate…
Vediamo di evitare nel modo più assoluto la routine, la noia delle cose fatte sempre nello stesso modo, alla stessa ora. Dobbiamo sfruttare il fatto che non abbiamo obblighi se non quello di non uscire, quindi la mattina (se non abbiamo figli) una coccola in più nel letto, la colazione fatta con calma, il pranzo con la tavola ben apparecchiata…
Ultimo ma assolutamente importantissimo: non lasciamoci andare fisicamente!! Niente pigiama, tuta informe, capelli alla “spera in Dio” , unghie senza smalto, gambe non depilate. Non è accettabile dire “tanto non mi vede nessuno”. Perché non è vero, ci sono due persone che ci vedono: la prima siamo noi, la seconda è il nostro compagno. Convivenza – forzata o meno – vuol dire anche questo: rispetto dell’altro nell’aspetto e nella pulizia. E pretendiamo anche da lui la stessa cura che applichiamo a noi.
Coraggio, fra non molto tornerà tutto come prima…o quasi
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