Come eliminarli?
Cos’è un brufolo? Il brufolo è un esempio di piodermite, ossia un’infiammazione coinvolgente proprio il follicolo pilifero ed il tessuto che lo circonda dovuta ad un’infezione da parte di batteri
È possibile suddividere i brufoli in 2 grandi gruppi:
- Brufoli classici: sono facili da riconoscere, hanno la classica testa bianca/giallastra che indica una raccolta di pus molto superficiale e separato dall’ambiente esterno da un sottile strato di cellule, tanto che va frequentemente incontro a rottura spontanea o in seguito a traumi anche minimi.
- Brufoli sottopelle: non hanno la testa bianca nonostante ci sia comunque un ugual deposito di materiale purulento, ma su un piano più profondo rispetto ai brufoli classici e quindi coperto da un tetto più spesso, che non ne consente la visione dall’esterno. La cute appare sopraelevata per via del materiale depositato e arrossata in conseguenza dell’infiammazione.
Il brufolo sottopelle ha una durata maggiore, da una settimana fino anche a mesi, e tende a ripresentarsi anche più volte nello stesso punto.
Le cause sono numerose e tra le più frequenti troviamo:
- squilibrio ormonale
- eccesso di produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee
- accumulo di batteri
- uso di alcuni farmaci, come i corticosteroidi
- uso di cosmetici coprenti
- stress psicologico
- disfunzioni epatiche.
- alterazioni ormonali: avvengono in corso di adolescenza, periodo premestruale/mestruale o gravidanza;
- scarsa igiene della pelle: una cute sporca, non curata, è più incline a sviluppare un’infezione batterica in quanto l’accumulo di impurità può ostruire il follicolo, favorendone l’infiammazione;
- eccessiva igiene della pelle: è vero anche il discorso opposto al punto precedente, lavarsi troppo spesso è un fattore di rischio per il formarsi di un brufolo perché causa di rimozione delle sostanze protettive superficiali prodotte dalla cute;
- uso di detergenti non adatti alla propria pelle;
- eccessivo uso di scrub e peeling;
- eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee;
- cosmetici di scarsa qualità o conservati male;
- non rimuovere il trucco prima di andare a dormire;
- uso promiscuo di asciugamani e altri indumenti intimi;
- reazioni allergiche a cosmetici, a cibi, farmaci o altre sostanze;
- disturbi epatici;
- stile di vita insano e stressante;
- abbassamento delle difese immunitarie
- alimentazione squilibrata, ipercalorica e ricca di grassi;
- familiarità: una predisposizione per cause genetiche;
- traumi ripetuti sulla cute;
- disidratazione: è sempre auspicabile consumare almeno 1,5 l di acqua al giorno, così da garantire un’adeguata idratazione anche della pelle;
- eccessiva esposizione al sole e uso di lettini abbronzanti.
consigli di prevenzione e trattamento
1. Pulire la pelle con detergenti delicati e poco aggressivi.
2. Non detergere la pelle con frequenza elevata: un eccesso di pulizia va a eliminare il sottile strato lipidico naturale che riveste e protegge la pelle, andando a seccare la cute e a renderla più sensibile.
3. Struccare sempre il viso dopo il trucco e non andare a dormire truccati.
4. Evitare l’eccessivo uso di scrub e peeling.
5. Evitare il contatto dei capelli con il viso.
6. Evitare traumatismi meccanici ai brufoli, che possono residuare cicatrici permanenti.
7. Evitare l’uso di creme oleose.
8. Evitare condizione di stress.
9. Adottare uno stile di vita sano, evitando tra l’altro sedentarietà, alcolici, fumo, droghe.
10.Non condividere asciugamani e altri oggetti intimi.
11.Non spremere il brufolo
Fonte: dr Mirko Fortuna, medico chirurgo
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