Un’esposizione eccessiva può avere conseguenze deleterie
Sono davvero poche le donne che non amano esibire una bella tintarella, considerando che effettivamente una pelle abbronzata dà veramente un aspetto migliore e più sano e comunque stare al sole dà anche altri benefici oltre a quelli estetici: il sole stimola e regola il rilascio degli ormoni come la serotonina, l’ormone del buonumore, come le endorfine, sostanze implicate nei meccanismi dell’appagamento, e della melatonina, induttore del sonno.
Ma non è tutto: il sole stimola la produzione di vitamina D, necessaria all’assorbimento del calcio a livello intestinale e quindi valida alleata nella prevenzione dell’osteoporosi, ha effetti positivi su molte malattie cutanee e sull’apparato cardiovascolare, in quanto la pelle esposta al sole produce ossido nitrico che riduce la pressione arteriosa».
Ma allora perchè ci dicono che dobbiamo stare attente?
Perché l’esposizione continuativa e protratta ai raggi solari ha effetti cancerogeni ed è la principale responsabile dell’invecchiamento precoce della pelle, cioè favorisce la formazione di rughe e macchie cutanee.
Dobbiamo quindi stare molto attente a quello che succede alla nostra pelle: se vediamo piccole chiazze asintomatiche, con dimensioni variabili (in media intorno ai 5 millimetri), di colorito rossastro o, più raramente, brunastro con una superficie rugosa, con piccole crosticine ricordiamoci che potrebbero essere la prima manifestazione locale del carcinoma squamocellulare .
Se invece notiamo piccole erosioni superficiali, di colore variabile dal rosa al marrone che appaiono soprattutto sul tronco, oppure con lesioni nodulari rilevate e palpabili, più comuni su testa e collo, che nel tempo tendono a sanguinare e a ulcerarsi potremmo avere un carcinoma basocellulare
Infine se ci accorgiamo che un neo ha caratteristiche diverse rispetto a tutti gli altri che abbiamo , per capire di cosa si tratta dobbiamo seguire la regola dell’ “ABCDE”, cioè verificare se il neo sospetto presenta Asimmetria di forma, Bordi frastagliati, Colore variegato, Dimensioni sopra i 5 mm in aumento, tendenza ad Evolversi.
Tutto ciò descritto non ha lo scopo di spaventare ma solo di invitare al buon senso:
cioè evitare bagni di sole le prime volte che ci si espone, non esporsi nelle ore in cui il sole è allo zenit e ricorrere alle creme antisolari, scegliendo inizialmente prodotti con alti filtri di protezione sia per i raggi UVA sia UVB applicando il giusto quantitativo più volte nella giornata.
Altrettanto importante è sapere a quale fototipo apparteniamo: una carnagione chiara, povera di melanina, è molto più delicata di una carnagione scura che, grazie a un maggior contenuto di melanina riesce a sopportare meglio i raggi ultravioletti.
COPYRIGHT DP
©RIPRODUZIONE RISERVATA