Avete mai sentito parlare di resilienza?
No? Allora vi spiego cos’è : in psicologia, la resilienza viene vista come la capacità dell'uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente (fonte Wikipedia) .
Nello stesso modo una persona può essere capace di mantenere intatta la sua emotività dopo un evento o una serie di eventi contrari.
Durante la vita di una persona possono avvenire tanti eventi negativi: dalla separazione alla perdita del lavoro, dal lutto alla malattia e ogni individuo reagisce in maniera differente da un altro. L’essere capaci di far fronte alle disgrazie senza farsi schiacciare deriva prima di tutto dal carattere della persona.
E’ ovvio che una persona ottimista sarà capace di trovare il lato positivo anche nella situazione più tragica- ,così come un individuo sicuro di sé e del proprio valore saprà affrontare la situazione con coraggio e forza.
E’ anche utile capire in quale contesto vive la persona che subisce un avvenimento negativo: se ha una famiglia che la supporta, se ha amici che le stanno vicini, se ha una situazione sentimentale tranquilla, le sarà molto più facile affrontarlo e superarlo. Anche il tipo di esistenza condotta durante l’infanzia può avere il suo peso nel determinare il livello di resilienza di una persona: l’essere cresciuti in una famiglia unita e stabile che dava importanza all’individuo e alla sua personalità senza schiacciarla o condizionarla, avrà come conseguenza una forte capacità , da adulti, di resilienza.
Al contrario, se già da piccoli si è vissuti in un contesto dove non si godeva della minima considerazione da parte degli adulti, sarà ben difficile , una volta diventati grandi, avere quella sicurezza di sé indispensabile per affrontare gli avvenimenti negativi della nostra vita. Non è detto però che queste persone siano condannate a subire senza essere capaci di reagire, basta che adottino alcune facili strategie. Vediamo quali:
- Essere flessibili, mettendo al bando ogni rigidità caratteriale che porta al rifiuto automatico di ogni novità
- Aggrapparsi ai ricordi, rivivendo situazioni difficili che siamo stati capaci di risolvere brillantemente
- Sentirsi orgogliosi dei risultati che abbiamo ottenuto, qualsiasi sia il campo di azione
- Saper chiedere aiuto, imparando ad evitare di portare da soli tutto il peso di una situazione e cercando sostegno in chi ci può sostenere/consigliare/accompagnare
- Pensare al futuro, senza fossilizzarsi sul presente pensando che non finirà mai. Dopo la tempesta viene sempre il sereno!
- Soprattutto cerchiamo di non chiederci continuamente “ perchè è capitato proprio a me?” e rendiamoci conto che quello che ci è capitato può succedere a chiunque.
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