Sansone regala agli azzurri la prima vittoria in campionato segnando al 7' minuto.
E giunse la prima vittoria in campionato per il Novara... Non contro un avversario qualsiasi, sia chiaro, bensì contro la Salernitana che tra i vari giocatori, oltre all’esperto Sannino in panchina, può vantare nomi del calibro di Rosina, Coda, Donnarumma… e che solo una settimana prima aveva imposto il pareggio a una squadra blasonata come il Verona.
Un successo di misura, che nel complesso sarebbe anche potuto essere più “rotondo” (da sottolineare il palo nella ripresa colpito da Galabinov) e, proprio in funzione di questo aspetto, va rimarcato che gli azzurri devono imparare a essere più cinici, in particolare perché con il risultato aperto sino alla fine qualche rischio lo si è corso.
Rispetto alla sfida contro il Pisa della settimana precedente, la squadra di Boscaglia ha fatto un notevole passo in avanti: fra tutti segnaliamo le prestazioni ampiamente positive di Dickmann e Faragò, ma anche il ritorno a una prova molto più accettabile da parte di Viola e Casarini… Non è un caso, infatti, che a centrocampo il Novara abbia goduto di una supremazia abbastanza evidente sugli avversari, circostanza che con il Pisa di Gattuso era venuta decisamente meno.
Detto questo va sottolineato - con obiettività - che il gol decisivo messo a segno da Sansone (il suo primo centro in campionato, che tutti i tifosi azzurri si augurano possa essere il primo di una lunga serie), sia scaturito da un’azione un po’ rocambolesca confezionata dalla coppia Galabinov-Faragò, ma è pur vero che la Salernitana ha fatto vedere davvero poco e, a nostro avviso, soprattutto per merito degli azzurri, bravi nel chiudere ogni spazio e non concedere alcuna manovra agli avversari, salvo nei primi minuti della ripresa, quando il baricentro della squadra si è un po’ abbassato per poi risalire fortunatamente subito dopo.
Complessivamente il Novara si è riscattato subito come ci si augurava alla vigilia di questa partita e il debutto in campo di ben tre giocatori azzurri fa anche ben sperare in ottica futura: per Bajde solo una breve comparsa nel recupero che non permette ancora nessuna analisi, ma per il polacco Kupisz e soprattutto per il ghanese Selasi, già ottime indicazioni di una buona condizione fisica ed elevate potenzialità di cui mister Boscaglia potrà approfittare in futuro.
Detto questo è naturale che i margini di miglioramento restino elevati, soprattutto considerando che il gioco espresso in campo è ancora lontano dagli ideali di gioco del mister azzurro.
Se è vero infatti che in difesa comincia ad intravedersi una solidità affidabile, grazie anche alla sempre più netta affinità tra i giocatori (sugli scudi con la Salernitana anche Scognamiglio, autore di un paio di chiusure provvidenziali), è pur vero che in fase offensiva le manovre sono ancora un po’ troppo “macchinose” e in questo senso è necessario ancora un certo rodaggio.
Tuttavia, dopo tre giornate di campionato, va bene così: contro la Salernitana, infatti, serviva una vittoria in modo fondamentale a prescindere da qualsiasi aspetto: per muovere la classifica, certamente, ma anche e soprattutto per ritrovare serenità e fiducia nei propri mezzi, alla fine di un mercato che ancora una volta ha avuto la pecca di influenzare la partenza della squadra.
Ora che si è “rotto il ghiaccio” la squadra deve perseverare nel duro lavoro, seguendo i dettami di Boscaglia che continua a farsi sentire dai suoi sbracciandosi all’inverosimile dalla panchina. La speranza è che i risultati continuino ad arrivare e con essi, magari, anche prestazioni sempre più convincenti e belle dal punto di vista dello spettacolo.
Permettetemi di chiudere questo editoriale con qualcosa che poco c’entra con il Novara Calcio, se non la passione comune verso questi colori: tante congratulazioni all’amico Antonio Poggi Steffanina che proprio oggi è convolato a nozze. Anche la squadra ha voluto dedicargli un regalo particolare, la prima e importantissima vittoria in campionato!
La cronaca della partita:
Sia il Novara che la Salernitana sono alla ricerca della prima vittoria stagionale. Gli azzurri, reduci dalla sconfitta contro il Pisa, scendono in campo con poche modifiche all'undici iniziale di una settimana fa, con la riconferma di Dickmann sulla corsia difensiva destra e la fiducia a Calderoni sulla fascia opposta.
Al centro della difesa la coppia Troest-Scognamiglio, così come in mediana quella composta da Casarini-Viola. Anche per la trequarti e l'attacco nessuna modifica, con Sansone a ridosso di Galabinov e Corazza e Faragò a supporto.
La Salernitana di mister Sannino si affida a un prudente 3-5-2, dove in attacco figurano nomi altisonanti come Rosina e la coppia Coda-Donnarumma, mentre il tridente difensivo si compone di Mantovani, Schiavi e Bernardini.
Neppure il tempo di studiarsi troppo e la sfida si mette subito in discesa per il Novara che al 7' trova il vantaggio con il primo gol in campionato di Sansone: errore di Schiavi e Galabinov ne approfitta per sfuggire, cross al centro del bulgaro con Faragò che non trova la conclusione e la sfera arriva sui piedi di Sansone, il quale colpisce il palo interno con una conclusione potente che non lascia scampo a Terracciano.
Al 19' per poco il Novara non raddoppia: Sansone appoggia alla perfezione per Corazza, Terracciano si supera bloccando l'incursione.
La Salernitana si affida solo alla battuta di calci d'angolo che non impensieriscono Da Costa. Neppure sessanta secondi dopo Novara ancora pericoloso: Sansone viene servito da Faragò ma quest'ultimo, al momento della conclusione, pecca di lucidità negli ultimi metri e spreca una buona occasione.
n precedenza, sempre Sansone, si era messo in evidenza per un colpo di testa troppo alto sopra la traversa.
Al 28' l'arbitro opta per il primo time-out a causa dell'elevata temperatura di giornata. Subito dopo la ripresa azzurri in avanti con Corazza che ci prova con un tiro dalla distanza, palla sul fondo.
41' Faragò si rende protagonista nel finale di primo tempo con una bella percussione che termina con un tiro dal limite dell'area che non inquadra lo specchio della porta. La prima frazione si chiude con un tiro di Dickmann bloccato da Terracciano e un colpo di testa di Viola, troppo alto, dalla battuta di un corner.
Nella ripresa, dopo un avvio più reattivo della Salernitana, gli equilibri tornano quasi subito quelli del primo tempo, con il Novara ad avere il pallino del gioco.
Al 16' Galabinov supera Terracciano e tenta la conclusione angolata, ribattuta solo dal palo. Novara vicinissimo al raddoppio. 20' Corazza pericoloso in contropiede, poi rovesciata di Sansone e palla alta sopra la traversa. Boscaglia si gioca la “carta” Kupisz al posto di Corazza.
Come avvenuto nel primo tempo, il direttore di gara ferma il gioco per un altro time-out. Alla mezz'ora Faragò si rende pericoloso con un colpo di testa sulla battuta di un corner: palla sul fondo di pochissimo.
Pochi secondi dopo bell'intervento di Da Costa che nega il gol a Rosina su un tiro a giro da punizione; l'estremo difensore azzurro toglie il pallone dall'incrocio dei pali, deviandolo in angolo.
Non si registrano ulteriori occasioni degne di nota, se non il debutto azzurro in campo prima di Selasi e poi, nel recupero, dello sloveno Bajde.
Una vittoria, quella del Novara, preziosa per la classifica ma anche per il morale. Una prestazione decisamente più propositiva rispetto a quella contro il Pisa, dalla quale ripartire per il futuro.
Copyright Giovanni Chiorazzi