La squadra di Baroni non è riuscita a segnare nonostante le numerose occasioni create, complice anche il portiere avversario Cordaz che ha salvato il risultato con parate difficili.
Ci sono sconfitte e sconfitte… quella del Novara con il Crotone è senza dubbio ingiusta e lo diciamo senza alcun campanilismo, bensì con la consueta obiettività che cerchiamo di impiegare in ogni analisi post-gara.
Se già nella partita di andata gli azzurri erano stati “beffati” da due gol nello spazio di pochissimi minuti e grazie anche all’extra time del recupero finale, il rammarico accresce ancor di più adesso, nella partita di ritorno al “Piola”, visto che le occasioni a favore per raggiungere i calabresi - dopo aver incassato la rete dello svantaggio - non sono certo mancate.
Nel primo tempo, in cui le emozioni si sono contate con il “contagocce”, comunque la squadra di Baroni ha mantenuto un maggior possesso palla sfiorando la rete in almeno un paio di occasioni, mentre sulla sponda calabrese l’unico tiro in porta veniva sfruttato nel migliore dei modi, mettendo subito la sfida in salita per Gonzalez e compagni.
Qualche attimo di smarrimento per gli azzurri dopo il gol incassato, per poi tornare nella ripresa ad un vero e proprio arrembaggio verso la porta difesa dal portiere ospite Cordaz, in vena di miracoli al “Piola” come alla fine dimostreranno le statistiche relative ai tiri bloccati dallo stesso.
Insomma, non si può dire che il Novara sia stato fortunato nella duplice sfida (tra andata e ritorno) contro il Crotone, che invece è riuscito a raccogliere l’intera posta in palio con il minimo sforzo e dimostrando ancora una volta che nel calcio, a volte, non vince il più forte ma colui che concretizza nel migliore dei modi le occasioni propizie (che queste siano un’infinità, come quelle avute dal Novara, oppure una soltanto… come avvenuto nel caso dei calabresi, che nel finale hanno anche colpito una traversa in contropiede sfiorando un 2-0 che avrebbe avuto il sapore di un “furto con scasso”).
Di certo resta il fatto che, con questa, il Novara incappa nella terza sconfitta consecutiva dopo quelle di Modena e Latina, ma rispetto proprio a queste due gare perse c’è fiducia nel futuro perché la differenza è nella prestazione, senza dubbio positiva per tutto il secondo tempo e per buona parte del primo.
In pochi infatti, senza conoscere la classifica, avrebbero potuto dire chi era in testa alla graduatoria e chi invece si trovava, prima di questo incontro, a dieci punti di distanza.
Osservando il match le parti andrebbero invertite, al punto da chiedersi se il Crotone non si trovi là in alto anche grazie alla buona sorte, che sappiamo bene essere una componente fondamentale per centrare il proprio obiettivo.
Intendiamoci… se il Crotone occupa la prima posizione un motivo si sarà eccome, è però innegabile che contro il Novara i rossoblù abbiano subito il gioco degli azzurri senza imporsi come vorrebbe la logica di uno scontro con l’attuale capolista. Effettuata questa premessa, l’attenzione si sposta sui fattori che hanno impedito ancora di tornare ad una rete all’attivo: già detto di una serie di episodi negativi che, a differenza di quanto avvenuto a Latina hanno pesato in maniera determinate, qualche colpa va ripartita anche tra i giocatori azzurri che continuano a perseverare negli errori in fase di finalizzazione, dimostrandosi forse un po’ troppo leziosi e poco veementi al momento della conclusione.
Le assenze per squalifica di Faraoni e Dell’Orco hanno esaltato le potenzialità di una rosa ampia e ben attrezzata per la categoria, visto che Dickmann e Garofalo, chiamati in causa per sostituire i compagni, hanno ben figurato pur non avendo giocato troppo sinora.
In mezzo al campo l’esclusione di Casarini per Buzzegoli non può essere vista come una vera e propria “bocciatura”, ma è innegabile che il centrocampista non stia attraversando un momento di forma al top, mentre Viola si è riscattato nella ripresa andando vicino alla marcatura personale, dopo un primo tempo un po’ in ombra.
Il debutto in maglia azzurra del neo arrivato Lanzafame necessita di una valutazione successiva, perché il suo ingresso avvenuto con il Novara tutto in avanti alla ricerca del pari non può essere giudicato in maniera obiettiva.
Ancora qualche nota dolente, invece, in fase offensiva, dove il Novara non riesce più a segnare (con questa sono ben quattro le partite consecutive senza aver messo a segno neppure una rete).
In pratica è tornato in auge il problema che la squadra azzurra aveva manifestato nelle prime giornate di campionato, quando pur sfoderando prestazioni ampiamente positive la difficoltà nel trovare la rete era evidente.
Qualche illusione ce l’aveva fornito un periodo di grazia per gli azzurri, che con una serie di 4-1 a favore sembrava aver smaltito completamente questo impedimento, al quale si sommava positivamente una difesa quasi impenetrabile.
Oggi invece bisogna tornare a fare i conti con una vena offensiva offuscata e con la puntale punizione al minimo sbaglio della retroguardia.
Come uscire da questa situazione negativa? Nel girone di andata fu la scelta di mister Baroni nel cambiare modulo a risolvere il tutto, dimostrando coraggio e restituendo fiducia nei propri mezzi ai giocatori azzurri.
Quella stessa fiducia che oggi è venuta meno, in parte per gli ultimi risultati negativi e in parte considerando il blocco psicologico dettato dall’incapacità di smuovere la propria classifica, ferma ancora a 38 punti, esattamente gli stessi maturati prima dello scorso Natale.
Il segreto forse è tutto racchiuso qui: tornare alla vittoria per ritrovare entusiasmo, sicurezza e fiducia nei propri mezzi. Non importa come, in questo momento la cura più efficace è unicamente quella di incamerare l’intera posta in palio, per riprendere un cammino nel quale questa squadra ha dimostrato di poter tenere testa a chiunque.
La priorità negli allenamenti della prossima settimana, quindi, non dovrà essere limitata all’aspetto fisico ma anche allargata a quello psicologico, cercando di superare questo momento di difficoltà e facendo leva su ogni minimo aspetto che riporti la necessaria serenità in tutto l’ambiente.
La cronaca della partita
Novara e Crotone tornano a sfidarsi dopo la rocambolesca gara del girone di andata. Nel frattempo i calabresi hanno raggiunto la vetta della classifica dopo aver battuto il Cagliari, mentre gli azzurri sono reduci da due sconfitte consecutive e devono tornare alla vittoria per non perdere ulteriore terreno dal vertice. Nel Novara assenti Faraoni e Dell’Orco squalificati, con il neo arrivato Lanzafame in panchina e pronto a subentrare in corsa; nel Crotone, invece, nessuna sorpresa con la formazione tipo e il tridente d’attacco composto da Stoian, Budimir e Ricci.
La prima azione della gara è per il Novara al 4': Faragò appoggia la sfera per Buzzegoli, che prova la botta dalla distanza, con palla alta sopra la traversa. Quattro minuti dopo azzurri ancora in avanti: cross dalla destra di Gonzalez, ma nessun compagno ne approfitta. Al 12' è Corazza a provarci con un sinistro al volo dal limite, ma l’azione si spegne sul fondo.
La prima risposta ospite al 13' con Balasa che calcia indisturbato da dentro l’area, la sua conclusione è alta.
Al 21' un primo squillo per i padroni di casa: sinistro violentissimo di Galabinov dai venti metri, vola Cordaz e mette in angolo salvando la propria porta.
Al 33' il Crotone passa a sorpresa in vantaggio: Ricci raccoglie palla al limite dell'area e scarica un sinistro violento che batte Da Costa, tradito dalla visuale oscurata.
I giocatori azzurri hanno protestato con il direttore di gara per un sospetto fuorigioco non segnalato neppure dal collaboratore di linea. Il Novara incassa il colpo e al 42' rischia ancora, con un errore di Poli che si lascia sfuggire Budimir, ma l’azione viene fortunatamente interrotta.
Al 43' gran botta di Viola dai trenta metri, con palla che termina sul fondo deviata in corner dalla difesa crotonese. Il primo tempo si conclude con una grandissima occasione per il Novara: mischia in area ospite, ma nessuno trova la deviazione vincente a pochi passi da Cordaz.
La ripresa si apre da dove era terminato il primo tempo, ovvero con il Novara in avanti.
Al 4' Buzzegoli sfiora la traversa con un destro potente dai venti metri. Solo sessanta secondi dopo Faragò si mangia il gol calciando male con il sinistro da pochi passi. Baroni sceglie di inserire Evacuo al posto di Corazza.
Al 15' altro doppio miracolo di Cordaz: il primo sul bolide di Viola calciato da fuori area e, il secondo, sulla conclusione ravvicinata di Evacuo.
Al 26' Gonzalez prova il sinistro al volo da pochi metri su cross di Lanzafame, palla tropo schiacciata che rimbalza sopra la traversa e termina alta.
A dieci minuti dal termine Poli si gira bene in area e conclude, ma la palla esce di poco. Gli azzurri insistono e al 37' è ancora una botta di Viola a mettere in apprensione Cordaz che si salva in angolo.
Tuttavia il Novara rischia tantissimo al 42' quando Martella colpisce l'incrocio dei pali, ben servito in contropiede da Ricci.
La gara termina qui, con il Novara a fare la partita ma anche ad uscire sconfitto di fronte al Crotone che mantiene la vetta della classifica e porta a casa i tre punti con il minimo sforzo.
Copyright Giovanni Chiorazzi