Uno degli astronauti più conosciuti in tutto il mondo.
Novara 11 febbraio 2020
Uomo affascinante, coraggioso e serio, Luca Parmitano stato il primo italiano ad effettuare un’attività extraveicolare .
Nel 2013 è stato il primo italiano passeggiare nello spazio, e il 20 luglio 2019 (dopo un periodo di quarantena) – proprio nel giorno dell’anniversario dello sbarco sulla Luna –è partito con il veicolo spaziale Soyuz (e i colleghi Andrew Morgan, americano, e Alexander Skvortsov, russo) per la Stazione Spaziale Internazionale di cui ha assunto il comando.
E’ cresciuto con la passione dell’astronauta. Dopo il liceo scientifico di Catania (con il quarto anno trascorso in California), entra nell’Aeronautica Militare dove arriva ad avere negli anni oltre duemila ore di volo e soprattutto una qualifica su oltre 20 tipi tra aerei ed elicotteri e contemporaneamente completa la sua carriera universitaria laureandosi in Scienze Aeronautiche all’Università degli studi di Napoli Federico II .
Così diventa astronauta.
Ha scritto ben due libri con i racconti delle sue attività extraveicolari che sicuramente hanno segnato la sua vita.
Attualmente ricopre la carica di tenente colonnello dell’Aeronautica Militare
La carriera di astronauta lo impegna molto ma , riesce comunque sempre a trovare tempo da dedicare alla sua famiglia che ha sempre fatto rimanere fuori dalla luce dei riflettori, proteggendo sia la moglie, Kathy Dillow, americana conosciuta quando era giovanissimo che le due figlie, Maia e Sarah, dal mondo dello spettacolo.
La moglie,lo ha sempre ha spinto e sostenuto e alle bambine cerca, con l’aiuto del marito, di spiegare che cosa papà va a fare nello spazio,
Nel 2017, a seguito del coraggio dimostrato e dei risultati ottenuti nella propria carriera d’astronauta, a Parmitano è stato dedicato l’asteroide 37627, che porta il suo nome.
Una delle sue frasi preferite è della collega Samantha Cristoforetti: “È importante sognare ma non essere schiavi dei propri sogni“.
Non è noto dove vive: è molto difficile scoprirlo considerando la sua riservatezza e il fatto che si sposta continuamente per lavoro e lui afferma che abita sulla Terra, ma solo temporaneamente.
Il Direttore Generale ESA, ha spiegato in conferenza stampa, che la missione per mandare Luca nello spazio “costa circa 1 euro a cittadino europeo, ma ha un ritorno economico di almeno 6 euro in tecnologie che poi vengono utilizzate anche sulla Terra“.
Il 6 febbraio dopo 210 giorni Luca Palmisano è tornato a terra nella steppa del Kazakhstan sorridente e tranquillo ha anche mangiato una mela.
Adesso per lui inizia il normale periodo di quarantena durante il quale sarà sotto sorveglianza medica e sarà sottoposto ad una riabilitazione muscolare e dell'equilibrio.
Bentornato comandante!
Copyright DP
Foto tratta dal profilo FB di Luca Parmitano
Uomo affascinante, coraggioso e serio, Luca Parmitano stato il primo italiano ad effettuare un’attività extraveicolare .
Nel 2013 è stato il primo italiano passeggiare nello spazio, e il 20 luglio 2019 (dopo un periodo di quarantena) – proprio nel giorno dell’anniversario dello sbarco sulla Luna –è partito con il veicolo spaziale Soyuz (e i colleghi Andrew Morgan, americano, e Alexander Skvortsov, russo) per la Stazione Spaziale Internazionale di cui ha assunto il comando.
E’ cresciuto con la passione dell’astronauta. Dopo il liceo scientifico di Catania (con il quarto anno trascorso in California), entra nell’Aeronautica Militare dove arriva ad avere negli anni oltre duemila ore di volo e soprattutto una qualifica su oltre 20 tipi tra aerei ed elicotteri e contemporaneamente completa la sua carriera universitaria laureandosi in Scienze Aeronautiche all’Università degli studi di Napoli Federico II .
Così diventa astronauta.
Ha scritto ben due libri con i racconti delle sue attività extraveicolari che sicuramente hanno segnato la sua vita.
Attualmente ricopre la carica di tenente colonnello dell’Aeronautica Militare
La carriera di astronauta lo impegna molto ma , riesce comunque sempre a trovare tempo da dedicare alla sua famiglia che ha sempre fatto rimanere fuori dalla luce dei riflettori, proteggendo sia la moglie, Kathy Dillow, americana conosciuta quando era giovanissimo che le due figlie, Maia e Sarah, dal mondo dello spettacolo.
La moglie,lo ha sempre ha spinto e sostenuto e alle bambine cerca, con l’aiuto del marito, di spiegare che cosa papà va a fare nello spazio,
Nel 2017, a seguito del coraggio dimostrato e dei risultati ottenuti nella propria carriera d’astronauta, a Parmitano è stato dedicato l’asteroide 37627, che porta il suo nome.
Una delle sue frasi preferite è della collega Samantha Cristoforetti: “È importante sognare ma non essere schiavi dei propri sogni“.
Non è noto dove vive: è molto difficile scoprirlo considerando la sua riservatezza e il fatto che si sposta continuamente per lavoro e lui afferma che abita sulla Terra, ma solo temporaneamente.
Il Direttore Generale ESA, ha spiegato in conferenza stampa, che la missione per mandare Luca nello spazio “costa circa 1 euro a cittadino europeo, ma ha un ritorno economico di almeno 6 euro in tecnologie che poi vengono utilizzate anche sulla Terra“.
Il 6 febbraio dopo 210 giorni Luca Palmisano è tornato a terra nella steppa del Kazakhstan sorridente e tranquillo ha anche mangiato una mela.
Adesso per lui inizia il normale periodo di quarantena durante il quale sarà sotto sorveglianza medica e sarà sottoposto ad una riabilitazione muscolare e dell'equilibrio.
Bentornato comandante!
Copyright DP
Foto tratta dal profilo FB di Luca Parmitano