.Novara 6 Febbraio 2021
Il 19 settembre di 6 anni fa l’inviato delle Iene Luigi Pelazza ha “strappato” un’intervista alla giornalista Guia Soncini entrando nel cortile interno di un palazzo privato con il suo cameraman Verdi spacciandosi per corriere, e avvicinando la Soncini «costringendola a tollerare la loro presenza con una serie insistente di domande alle quali lei dichiarava da subito di non voler rispondere».
Per questo è stato condannato a due mesi di carcere per violenza privata , pena che è stata convertita in una pena pecuniaria di 15mila euro.
Secondo l’avvocato Davide Steccanella, difensore della giornalista in questo caso era stato un vero e proprio agguato nel cortile interno di un palazzo privato, con l’impedimento alla Soncini di rientrare in casa propria fino all’arrivo delle forze dell’ordine, al solo scopo di fare un servizio a effetto.
5 anni fa è stato processato per concorso in sostituzione di persona a causa di un servizio girato in una comunità per persone affette da disagio mentale realizzato con una microcamera nascosta: per entrare nella struttura, la Iena si sarebbe spacciato per un’altra persona.
Pelazza, torinese , ex carabiniere, sposato, con Federica Arlandi con cui ha due figli: Nico ed Andre dal 2002 è entrato nel team de Le Iene diventando un inviato storico della nota trasmissione di Davide Parenti.
Autore di un libro, nel 2007 ha ricevuto il premio “Guido Carletti” grazie ad un suo servizio realizzato per Le iene.
Ha condotto un’inchiesta sullo scandalo mascherine che vede coinvolta Irene Pivetti e affrontato nei suoi servizi il problema dell’inquinamento da plastica, della pesca illegale, del business dei vestiti usati, di truffe , ha affrontato un argomento molto delicato come l’esoterismo e la possessione demoniaca recandosi in Sicilia, a Biancavilla, dove erano celebrate messe demoniache e girando immagini molto forti.
Durante un servizio sulla prostituzione minorile in Marocco girato nel 2016, è stato espulso dal Paese.
E’ presidente onorario dell’associazione “Buon Samaritano”.
Sicuramente Pelazza nonostante processi e accuse, non è persona che ha paura di esporsi.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Luigi Pelazza
Il 19 settembre di 6 anni fa l’inviato delle Iene Luigi Pelazza ha “strappato” un’intervista alla giornalista Guia Soncini entrando nel cortile interno di un palazzo privato con il suo cameraman Verdi spacciandosi per corriere, e avvicinando la Soncini «costringendola a tollerare la loro presenza con una serie insistente di domande alle quali lei dichiarava da subito di non voler rispondere».
Per questo è stato condannato a due mesi di carcere per violenza privata , pena che è stata convertita in una pena pecuniaria di 15mila euro.
Secondo l’avvocato Davide Steccanella, difensore della giornalista in questo caso era stato un vero e proprio agguato nel cortile interno di un palazzo privato, con l’impedimento alla Soncini di rientrare in casa propria fino all’arrivo delle forze dell’ordine, al solo scopo di fare un servizio a effetto.
5 anni fa è stato processato per concorso in sostituzione di persona a causa di un servizio girato in una comunità per persone affette da disagio mentale realizzato con una microcamera nascosta: per entrare nella struttura, la Iena si sarebbe spacciato per un’altra persona.
Pelazza, torinese , ex carabiniere, sposato, con Federica Arlandi con cui ha due figli: Nico ed Andre dal 2002 è entrato nel team de Le Iene diventando un inviato storico della nota trasmissione di Davide Parenti.
Autore di un libro, nel 2007 ha ricevuto il premio “Guido Carletti” grazie ad un suo servizio realizzato per Le iene.
Ha condotto un’inchiesta sullo scandalo mascherine che vede coinvolta Irene Pivetti e affrontato nei suoi servizi il problema dell’inquinamento da plastica, della pesca illegale, del business dei vestiti usati, di truffe , ha affrontato un argomento molto delicato come l’esoterismo e la possessione demoniaca recandosi in Sicilia, a Biancavilla, dove erano celebrate messe demoniache e girando immagini molto forti.
Durante un servizio sulla prostituzione minorile in Marocco girato nel 2016, è stato espulso dal Paese.
E’ presidente onorario dell’associazione “Buon Samaritano”.
Sicuramente Pelazza nonostante processi e accuse, non è persona che ha paura di esporsi.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Luigi Pelazza