.Novara 7 agosto 2020
Lady D avrebbe voluto una vita serena e felice e invece si era trovata ad affrontare ben altro…
Un marito che l’aveva sposata non per amore – come lei pensava - ma solo per convenienza, una suocera che non l’aveva mai amata , una rivale che non si era mai tirata indietro, anzi!
Tutto questo – come è noto – aveva portato la povera Diana a soffrire di disturbi alimentari, iniziati, pensate un po,’ quando Carlo aveva appoggiato una mano sui fianchi della sua futura sposa mentre posavano per uno scatto, e, aveva detto che era un po’ “cicciottella”.
Non era stata ovviamente la frase in sé, ma quello che comportava un tale giudizio da parte del futuro sposo nella mente della giovane donna: non sono bella, non valgo nulla, tutti si aspettano da me che io sia perfetta,,,,
Ecco, questa pressione inevitabilmente si era estesa anche al fisico ed era quindi partita l’altalena tra bulimia e anoressia.
Quando doveva sposarsi, per i suoi designer, Elizabeth e David Emmanuel, che stavano realizzando il suo abito da sposa, era stato un vero problema: durante ogni prova, il fisico della principessa era cambiato…. Quando la stilista Elizabeth aveva preso per la prima volta le misure per l’abito di Diana, la principessa calzava una taglia M. Il giorno del suo matrimonio aveva raggiunto la S e tra le due date non era passato molto tempo….
Diana inizialmente aveva nascosto questa situazione finchè non aveva detto “basta” e nella famosissima intervista del ’92 oltre a raccontare tutto l’incubo del suo matrimonio aveva parlato anche del suo disturbo. Una confessione sofferta, ma coraggiosa ….che l’aveva portata anche -prima di morire nel tragico incidente - a sostenere l' Eating Disorders Association, un' organizzazione inglese che offre cure agli anoressici e consigli alle loro famiglie.
Si era salvata dall’anoressia cambiando marito e stile di vita, ma non si è salvata, purtroppo, dal destino che aveva deciso di farla morire giovane.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Lady Diana Spencer
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Lady D avrebbe voluto una vita serena e felice e invece si era trovata ad affrontare ben altro…
Un marito che l’aveva sposata non per amore – come lei pensava - ma solo per convenienza, una suocera che non l’aveva mai amata , una rivale che non si era mai tirata indietro, anzi!
Tutto questo – come è noto – aveva portato la povera Diana a soffrire di disturbi alimentari, iniziati, pensate un po,’ quando Carlo aveva appoggiato una mano sui fianchi della sua futura sposa mentre posavano per uno scatto, e, aveva detto che era un po’ “cicciottella”.
Non era stata ovviamente la frase in sé, ma quello che comportava un tale giudizio da parte del futuro sposo nella mente della giovane donna: non sono bella, non valgo nulla, tutti si aspettano da me che io sia perfetta,,,,
Ecco, questa pressione inevitabilmente si era estesa anche al fisico ed era quindi partita l’altalena tra bulimia e anoressia.
Quando doveva sposarsi, per i suoi designer, Elizabeth e David Emmanuel, che stavano realizzando il suo abito da sposa, era stato un vero problema: durante ogni prova, il fisico della principessa era cambiato…. Quando la stilista Elizabeth aveva preso per la prima volta le misure per l’abito di Diana, la principessa calzava una taglia M. Il giorno del suo matrimonio aveva raggiunto la S e tra le due date non era passato molto tempo….
Diana inizialmente aveva nascosto questa situazione finchè non aveva detto “basta” e nella famosissima intervista del ’92 oltre a raccontare tutto l’incubo del suo matrimonio aveva parlato anche del suo disturbo. Una confessione sofferta, ma coraggiosa ….che l’aveva portata anche -prima di morire nel tragico incidente - a sostenere l' Eating Disorders Association, un' organizzazione inglese che offre cure agli anoressici e consigli alle loro famiglie.
Si era salvata dall’anoressia cambiando marito e stile di vita, ma non si è salvata, purtroppo, dal destino che aveva deciso di farla morire giovane.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Lady Diana Spencer
©RIPRODUZIONE RISERVATA