Marco Tardelli
Novara 13 ottobre 2020
Nessuno , non essendo più giovanissimo, si è scordato che Marco Tardelli «è» il famoso urlo di sette secondi del Mundial ’82 a Madrid, il mitico secondo gol azzurro di Italia-Germania 3-1, quando in tribuna il presidente della Repubblica Sandro Pertini si alzò in piedi entusiasta.
Tardelli ovviamente quando segnò, e urlò, era preso dall’onda emotiva , perché la Nazionale aveva avuto fino ad allora un’immagine negativa e quel goal fu il riscatto.
Per chi invece è più giovane, vogliamo raccontare qualcosa di Tardelli che oggi ha 66 anni. Era ed è un tipo timido. Chiuso. Carattere dovuto al tipo di famiglia in cui è cresciuto: padre di radici contadine e operaio, mamma domestica. Persone solide, umili e silenziose che non erano affatto felici che lui facesse il calciatore.
Il padre non è mai andato allo stadio a veder giocare il figlio , la mamma andò una volta sola.
E’ rimasto in bianconero per ben 10 anni collezionando 259 presenze e mettendo a segno 35 gol e ha vinto tutto: 5 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa Uefa, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Uefa e 1 Champions League.
Tardelli si definisce un inquieto che si calma solo quando può lavorare il suo orto.
Lavorare la terra, soprattutto, lo ha molto aiutato quando decise di smettere con il calcio.
Ha un bel progetto in tasca, Tardelli: l’incarico di dirigere il nuovo centro tecnico della Federcalcio a Roma. Sorgerà sui terreni del Salaria Sport Village, progetto nato e pensato al servizio dei giovani.
Ovviamente però il suo impegno con RadioRai resta inalterato perché considera la Rai come casa sua
E dal punto di vista sentimentale?
Ha avuto donne sempre molto belle..persino un flirt con Moana Pozzi. Sono state due , nel passato, le donne importanti della sua vita: Alessandra (che ha sposato) e Stella Pende. Adesso ha accanto una donna famosa e affermata, Myrta Merlino, un volto-simbolo di La7: un legame molto profondo. E lui è anche piuttosto geloso.
Oggi non frequenta neppure più gli stadi da spettatore. Perché? Secondo lui oggi c’è troppa violenza, troppa rabbia, troppo razzismo. La vittoria di una squadra è una specie di rivincita personale a tutto campo. Perdere, per troppa gente, significa quasi morire, una sconfitta terribile, una caduta irreparabile….e lui non è d’accordo.
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Marco Tardelli
r modificare.
Nessuno , non essendo più giovanissimo, si è scordato che Marco Tardelli «è» il famoso urlo di sette secondi del Mundial ’82 a Madrid, il mitico secondo gol azzurro di Italia-Germania 3-1, quando in tribuna il presidente della Repubblica Sandro Pertini si alzò in piedi entusiasta.
Tardelli ovviamente quando segnò, e urlò, era preso dall’onda emotiva , perché la Nazionale aveva avuto fino ad allora un’immagine negativa e quel goal fu il riscatto.
Per chi invece è più giovane, vogliamo raccontare qualcosa di Tardelli che oggi ha 66 anni. Era ed è un tipo timido. Chiuso. Carattere dovuto al tipo di famiglia in cui è cresciuto: padre di radici contadine e operaio, mamma domestica. Persone solide, umili e silenziose che non erano affatto felici che lui facesse il calciatore.
Il padre non è mai andato allo stadio a veder giocare il figlio , la mamma andò una volta sola.
E’ rimasto in bianconero per ben 10 anni collezionando 259 presenze e mettendo a segno 35 gol e ha vinto tutto: 5 scudetti, 2 Coppe Italia, 1 Coppa Uefa, 1 Coppa delle Coppe, 1 Supercoppa Uefa e 1 Champions League.
Tardelli si definisce un inquieto che si calma solo quando può lavorare il suo orto.
Lavorare la terra, soprattutto, lo ha molto aiutato quando decise di smettere con il calcio.
Ha un bel progetto in tasca, Tardelli: l’incarico di dirigere il nuovo centro tecnico della Federcalcio a Roma. Sorgerà sui terreni del Salaria Sport Village, progetto nato e pensato al servizio dei giovani.
Ovviamente però il suo impegno con RadioRai resta inalterato perché considera la Rai come casa sua
E dal punto di vista sentimentale?
Ha avuto donne sempre molto belle..persino un flirt con Moana Pozzi. Sono state due , nel passato, le donne importanti della sua vita: Alessandra (che ha sposato) e Stella Pende. Adesso ha accanto una donna famosa e affermata, Myrta Merlino, un volto-simbolo di La7: un legame molto profondo. E lui è anche piuttosto geloso.
Oggi non frequenta neppure più gli stadi da spettatore. Perché? Secondo lui oggi c’è troppa violenza, troppa rabbia, troppo razzismo. La vittoria di una squadra è una specie di rivincita personale a tutto campo. Perdere, per troppa gente, significa quasi morire, una sconfitta terribile, una caduta irreparabile….e lui non è d’accordo.
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Foto tratta dalla pagina FB di Marco Tardelli
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