Novara 18 maggio 2020
Quanto deve essere brutto arrivare a 92 anni dopo una vita passata sotto i riflettori e con tanti ammiratori, aver vinto premi, essersi inventata una nuova professione di successo e sentirsi definire “ incapace di intendere e volere”?
È quello che è successo alla Lollo, cioè a Gina Lollobrigida, attrice conosciutissima, che oggi non è più padrona di amministrare , come ha sempre fatto, il patrimonio che ha guadagnato con il suo lavoro.
Cosa è successo? Vista l’età ha un amministratore di sostegno, (cioè una persona che si occupa dell’assistenza, della rappresentanza e del supporto di persone che, a causa di problemi fisici o psichici, non sono in grado di provvedere autonomamente agli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione) chiesto dal figlio Milko Skofic, dal marito ispanico Javier Rigau (il cui rapporto con Gina è stato messo in discussione in passato) e il nipote Dimitri.
A detta dell’attrice l’amministratore ha richiesto al Tribunale, senza che lei lo sapesse, di emettere un provvedimento che autorizza il prelievo dalla sua abitazione tutti gli oggetti preziosi: gioielli, quadri, suppellettili, mobili, perfino i lampadari ….che saranno riposti in un caveau o in deposito a pagamento
Ovvio che la Lollo si sia ribellata a questa decisione che considera un sopruso. In effetti, se si guardano le ultime istantanee in cui Gina appare alla Ferrari (vedi foto) appare più che evidente che la Lollobrigida è lucida, nonostante la postura un po’ curva, tipica di chi ha superato i 90 anni, ma niente di più. Parla, sorride, è pulita e in ordine….
La spiegazione dei magistrati è stata invece che “L’attrice offre a sé stessa e agli altri l’illusione di avere il pieno dominio della sua vita e dei suoi affari, mentre la comprensione della realtà che la circonda risulta sommaria e i suoi giudizi attuali sono superficiali soprattutto – sempre a detta dei magistrati – perché la Lollo , interrogata al proposito, non ha saputo fornire alcuna informazione riguardo il suo patrimonio e le società che se ne occupano quindi “Ha fornito rispose non esaurienti, talvolta confuse, non ricordando alcun dato relativo ai ricavi, ai costi e al rendimento effettivo di dette società”.
A parte il fatto che a 92 anni è difficile fare il “capitano di industria” se la professione svolta è sempre stata quella artistica, pensiamo che sarebbe utile sapere le vere motivazioni su cui si è basato l’amministratore di sostegno per mettere in atto un piano che la costringerà a vivere in una condizione di precarietà e evidente disagio, cioè senza mobili, e senza tutti i suoi ricordi, che per un anziano sono importantissimi, e se l’anziano poi è anche stato un mito del cinema, lo sono ancora di più, in questo caso ad esempio i quattro francobolli che San Marino ha fatto stampare con il suo viso, ( è un privilegio destinato solo ai re e alle regine) per l’attrice sono una delle cose cui tiene maggiormente.
Sembra davvero una cattiveria organizzata , più che una tutela e ci auguriamo che Gina ricorra in Cassazione e che riesca a vincere una battaglia che a 92 anni nessuno dovrebbe più essere costretto a combattere.
Forza Gina!!!
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Gina Lollobrigida
Quanto deve essere brutto arrivare a 92 anni dopo una vita passata sotto i riflettori e con tanti ammiratori, aver vinto premi, essersi inventata una nuova professione di successo e sentirsi definire “ incapace di intendere e volere”?
È quello che è successo alla Lollo, cioè a Gina Lollobrigida, attrice conosciutissima, che oggi non è più padrona di amministrare , come ha sempre fatto, il patrimonio che ha guadagnato con il suo lavoro.
Cosa è successo? Vista l’età ha un amministratore di sostegno, (cioè una persona che si occupa dell’assistenza, della rappresentanza e del supporto di persone che, a causa di problemi fisici o psichici, non sono in grado di provvedere autonomamente agli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione) chiesto dal figlio Milko Skofic, dal marito ispanico Javier Rigau (il cui rapporto con Gina è stato messo in discussione in passato) e il nipote Dimitri.
A detta dell’attrice l’amministratore ha richiesto al Tribunale, senza che lei lo sapesse, di emettere un provvedimento che autorizza il prelievo dalla sua abitazione tutti gli oggetti preziosi: gioielli, quadri, suppellettili, mobili, perfino i lampadari ….che saranno riposti in un caveau o in deposito a pagamento
Ovvio che la Lollo si sia ribellata a questa decisione che considera un sopruso. In effetti, se si guardano le ultime istantanee in cui Gina appare alla Ferrari (vedi foto) appare più che evidente che la Lollobrigida è lucida, nonostante la postura un po’ curva, tipica di chi ha superato i 90 anni, ma niente di più. Parla, sorride, è pulita e in ordine….
La spiegazione dei magistrati è stata invece che “L’attrice offre a sé stessa e agli altri l’illusione di avere il pieno dominio della sua vita e dei suoi affari, mentre la comprensione della realtà che la circonda risulta sommaria e i suoi giudizi attuali sono superficiali soprattutto – sempre a detta dei magistrati – perché la Lollo , interrogata al proposito, non ha saputo fornire alcuna informazione riguardo il suo patrimonio e le società che se ne occupano quindi “Ha fornito rispose non esaurienti, talvolta confuse, non ricordando alcun dato relativo ai ricavi, ai costi e al rendimento effettivo di dette società”.
A parte il fatto che a 92 anni è difficile fare il “capitano di industria” se la professione svolta è sempre stata quella artistica, pensiamo che sarebbe utile sapere le vere motivazioni su cui si è basato l’amministratore di sostegno per mettere in atto un piano che la costringerà a vivere in una condizione di precarietà e evidente disagio, cioè senza mobili, e senza tutti i suoi ricordi, che per un anziano sono importantissimi, e se l’anziano poi è anche stato un mito del cinema, lo sono ancora di più, in questo caso ad esempio i quattro francobolli che San Marino ha fatto stampare con il suo viso, ( è un privilegio destinato solo ai re e alle regine) per l’attrice sono una delle cose cui tiene maggiormente.
Sembra davvero una cattiveria organizzata , più che una tutela e ci auguriamo che Gina ricorra in Cassazione e che riesca a vincere una battaglia che a 92 anni nessuno dovrebbe più essere costretto a combattere.
Forza Gina!!!
COPYRIGHT DP
Foto tratta dalla pagina FB di Gina Lollobrigida