Uno strumento molto utile da tenere in casa in questo momento di costante crescita dei contagi da Covid-19, per la prevenzione dal contagio e per curarsi a casa in caso di sintomi non gravi o assenti evitando di intasare il sistema sanitario è il SATURIMETRO.
Si tratta di un'apparecchiatura medica non invasiva che misura la saturazione (cioè la percentuale) di ossigeno nel sangue arterioso periferico e contemporaneamente la frequenza cardiaca e l'intensità della pulsazione aiutando così ad individuare l'eventuale presenza dei primi segnali di una polmonite, uno dei sintomi più gravi del Coronavirus.
In genere è formato da una sonda "a pinza" da applicare sull'ultima falange di un dito, che effettua la misurazione, e da un'unità che calcola e visualizza il risultato della misurazione tramite un monitor. Oltre che sul dito, è possibile applicare il saturimetro anche sul lobo dell'orecchio, mentre nei neonati la sonda deve essere apposta sul piede.
L'ossigeno entra in circolo nel nostro organismo attraverso i polmoni, ma in caso di problemi respiratori potrebbe passare nel sangue in misura minore del solito: esattamente quello che succede ai malati di Coronavirus che hanno sviluppato la cosiddetta polmonite interstiziale.
VALORI NORMALI E NON
- sopra il 96% = valori normali
- tra il 95 e il 93% = possibili problemi di ossigenazione ovvero una parziale assenza dell'ossigeno (lieve ipossia);
- tra il 92 e il 90% = ossigenazione insufficiente
- sotto il 90% = severa deficienza di ossigeno
- il valore 100 misurato senza somministrazione artificiale di ossigeno, può essere sintomo di iperventilazione che può essere dovuta, ad esempio, ad attacchi di panico.
ATTENZIONE
Quando si utilizza il saturimetro bisogna
- eliminare lo smalto per unghie, in particolare quello nero, blu o verde, che scherma le lunghezze d'onda generate dalla sonda rendendo imprecisa la misurazione
- porre attenzione alla presenza di vasocostrizione (cioè la diminuzione del calibro dei vasi sanguigni) dei distretti periferici, come per esempio quella delle dita, che porta ad una diminuzione del flusso sanguigno rilevabile dalla sonda e che, di conseguenza, può comportare l'elaborazione di dati falsati;
- in presenza di ipotensione la lettura diventa via via meno affidabile quando si scende sotto i 55-60 mmHg della pressione sistolica;
- la temperatura corporea deve essere sopra i 35 °C altrimenti può verificarsi una riduzione dei valori analizzati dal dispositivo;
- restare fermi mentre si utilizza il saturimetro, perché il movimento può creare mancate o errate letture dell'onda pulsatile
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