Le domande dovranno essere presentate entro le ore 12 del 4 maggio 2023
Si è aperta l’edizione 2023 del bando di riqualificazione dei corpi idrici piemontesi che poggia su una dotazione finanziaria di 3 milioni di euro e che, novità introdotta per questa edizione, prevede punteggi premiali per gli interventi di forestazione, anche urbana, legati alle politiche di diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera.
Commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati «Continua l’impegno della Regione Piemonte nella lotta al contrasto dei cambiamenti climatici– Queste misure sono strutturali nel tempo e ci permettono di beneficiare di una grande ricaduta in termini di miglioramento ambientale, di riduzione del rischio idraulico dei fiumi ma anche l’abbattimento degli inquinanti sia nelle acque che nell’aria».
Beneficiari dei finanziamenti , sono i Comuni, in forma singola o associata, Province, Città Metropolitana, gli Enti gestori delle aree naturali protette e dei siti della rete Natura 2000.
Il bando prevede più obiettivi, dal miglioramento paesaggistico della riqualificazione alla ricucitura del corridoio ecologico, dal contenimento delle piene al miglioramento della qualità chimico fisica delle acque con la riduzione del trasferimento di contaminanti in uso in agricoltura verso fiumi e laghi.
Questo bando, annunciato nel corso dell’evento del 14 novembre 2022 prevede che:
- siano ammissibili i progetti che permettono di riportare l’alveo e le sponde ad una migliore naturalità ritenuta efficace per fronteggiare le sfide imposte dai cambiamenti climatici.
- Ammessi al contributo anche interventi di ricostruzione della vegetazione delle rive, e tra questi le fasce tampone, costituite da alberi e arbusti, essenziali nelle aree agricole, l’allargamento della sezione di deflusso e la realizzazione di aree di laminazione naturale delle piene (una sorta di bacino per contenere quella parte di acqua che il fiume non riesce a contenere in caso di piena), la costruzione di scale di risalita per i pesci, la rimozione di opere non più funzionali, il ripristino di habitat tipici, sia per i fiumi che per i laghi, in grado di trattenere le acque e aumentare la biodiversità.
DP