Attenzione ai commenti postati su Facebook
Novara, 26 luglio 2019
Una signora di Peschiera Borromeo (comune di 23mila anime), vicino all’aeroporto di Linate, ha letto su Facebook un post del Comune in cui si segnalava che erano state rifatte le segnaletiche orizzontali. Il commento spontaneo che le è venuto e che ha scritto è stato “amministrazione ridicola” . Nessun insulto, nessuna parolaccia, una semplice constatazione di cittadina. Ma non l’avesse mai fatto!!!!
Il giorno dopo aver pubblicato il commento, la signora si è vista arrivare in casa una pattuglia dei vigili che la invita a mettersi in contatto con il comandante, Claudio Grossi, cosa che ovviamente la donna fa e si sente dire che deve assolutamente scrivere una lettera di scuse al Sindaco per la sua maleducazione (???!!!).
Pur non concordando sul presunto reato, la signora scrive al Sindaco Caterina Molinari: "Le chiedo di accettare le mie scuse più sincere per quello che ho scritto e le prometto che non succederà più" e cancella il commento che aveva postato.
Fine? Noooo, perché il popolo di FB non è assolutamente d’accordo con quanto imposto dal comandante all’autrice del post e insorge. I commenti - talvolta anche duri – si sprecano, c’è chi accusa il sindaco di non accettare critiche, chi invece parla di Stato di Polizia, chi dice che non esiste più libertà di parola e così via. Insomma è praticamente montato un casus belli.
A questo punto il - Il Comandante Claudio Grossi, interpellato, difende il Sindaco affermando che era all’oscuro di tutto e che la richiesta di scuse era partita d’ufficio dal Comando dopo aver chiesto – a suo dire inutilmente – all’autrice del commento di modificarlo perché davvero oltraggioso. In realtà il Comandante, così come il Sindaco, non avevano né visto né letto il commento incriminato, ma il solito cittadino zelante (e ,aggiungiamo noi ,pavido e poco incline a farsi i fatti suoi) aveva segnalato il post e da lì è partito tutto.
Purtroppo su FB quelli che segnalano, ma restano anonimi, sono perone che nella vita non hanno soddisfazioni, non hanno di meglio da fare, sono coraggiosi solo perché si nascondono dietro l’anonimato e infatti non a caso vengono chiamati “leoni da tastiera” perché i leoni, quelli veri, quelli che non temono di prendersi la responsabilità dei loro gesti, sono tutta un’altra cosa.
Copyright DP
Una signora di Peschiera Borromeo (comune di 23mila anime), vicino all’aeroporto di Linate, ha letto su Facebook un post del Comune in cui si segnalava che erano state rifatte le segnaletiche orizzontali. Il commento spontaneo che le è venuto e che ha scritto è stato “amministrazione ridicola” . Nessun insulto, nessuna parolaccia, una semplice constatazione di cittadina. Ma non l’avesse mai fatto!!!!
Il giorno dopo aver pubblicato il commento, la signora si è vista arrivare in casa una pattuglia dei vigili che la invita a mettersi in contatto con il comandante, Claudio Grossi, cosa che ovviamente la donna fa e si sente dire che deve assolutamente scrivere una lettera di scuse al Sindaco per la sua maleducazione (???!!!).
Pur non concordando sul presunto reato, la signora scrive al Sindaco Caterina Molinari: "Le chiedo di accettare le mie scuse più sincere per quello che ho scritto e le prometto che non succederà più" e cancella il commento che aveva postato.
Fine? Noooo, perché il popolo di FB non è assolutamente d’accordo con quanto imposto dal comandante all’autrice del post e insorge. I commenti - talvolta anche duri – si sprecano, c’è chi accusa il sindaco di non accettare critiche, chi invece parla di Stato di Polizia, chi dice che non esiste più libertà di parola e così via. Insomma è praticamente montato un casus belli.
A questo punto il - Il Comandante Claudio Grossi, interpellato, difende il Sindaco affermando che era all’oscuro di tutto e che la richiesta di scuse era partita d’ufficio dal Comando dopo aver chiesto – a suo dire inutilmente – all’autrice del commento di modificarlo perché davvero oltraggioso. In realtà il Comandante, così come il Sindaco, non avevano né visto né letto il commento incriminato, ma il solito cittadino zelante (e ,aggiungiamo noi ,pavido e poco incline a farsi i fatti suoi) aveva segnalato il post e da lì è partito tutto.
Purtroppo su FB quelli che segnalano, ma restano anonimi, sono perone che nella vita non hanno soddisfazioni, non hanno di meglio da fare, sono coraggiosi solo perché si nascondono dietro l’anonimato e infatti non a caso vengono chiamati “leoni da tastiera” perché i leoni, quelli veri, quelli che non temono di prendersi la responsabilità dei loro gesti, sono tutta un’altra cosa.
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