gli italiani non AMANO stare in fila.
E’ un fatto: gli italiani non vogliono stare in fila. Siamo un popolo ribelle che non vuole sottostare alla semplicissima regola del “io sto dietro a quello davanti”. Non ci riusciamo proprio! Facciamo l'incontrario di quello che fanno negli altri Paesi,,,
Esempio classico: alla posta trovi sempre la vecchietta che all’apparenza sembra tanto dolce e inerme , ma che in realtà è Hulk travestito, che a un certo punto si stufa di stare in fila e avanza a suon di gomitate e pestoni, obbligando letteralmente le persone a farla passare in modo che possa raggiungere il tanto agognato sportello dove inizierà una lunghissima conversazione con l’incaricato, coinvolgendolo in una discussione infinita che non farà altro che far aumentare la coda dietro di lei. Incauti quelli che si son fatti da parte!!!
Altro esempio: al cinema: ci vuole molto a mettersi (come per esempio fanno in america, tutti belli ordinati dentro lo spazio incorniciato dalle corde di velluto ? Impossibile….perchè c’è sempre il ragazzino indisciplinato che passa sotto e corre per tutto l’atrio e la di lui mamma che , scavalcando le corde, lo rincorre per fermarlo e poi – guarda caso!- invece di rientrare nel posto che aveva occupato, si mette più avanti, quasi alla cassa… così come se niente fosse..
E infine dal medico dell’ASL. Tutti dovrebbero prendere il bigliettino col numeretto e aspettare buoni buoni di essere chiamati…MA…c’è sempre il furbetto o la furbetta che fa finta di sentirsi male e chiede con voce agonizzante “vi spiace se passo io per prima ( ha il numeretto 98) perché sento che sto per svenire” e tu che fai? Le dici di no? Così poi magari si sente male davvero e tu ce l’hai sulla coscienza….quindi “prego signora, passi, ci mancherebbe” e le dai il tuo numeretto 2 e ti prendi il suo 98.
Oppure la signora o il signore che dice “devo solo chiedere un’informazione velocissima, mi scusate”? e tutti fanno sì con la testa, gli ignari!!!, e una volta entrato/a per la famosa informazione si scopre che in realtà era una visita che dura fantozzianamente quasi un’ora…
Però, quando vanno all’estero gli italiani sono bravissimi a rispettare le file, chissà perché a casa nostra non ci riusciamo?
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