Il racconto della giornata del 1 aprile 2020.
Vercelli, 2 aprile 2020
DIARIO DI BORDO 1 Aprile a.d.c. (Anno del Corona)
IL GIRO DI BOA?
Era inevitabile.
Gli impegni crescenti, i turni, l’isolamento casa-lavoro.
Le riunioni, i continui cambi di mansione.
Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui dire <<basta>>.
<<Il diario chiude>>.
Troppe energie, troppo tempo. Così, un po’ sorprendendo anche me, termino l’opera.
Altri scriveranno e racconteranno le prossime settimane, altri saranno testimoni degli avvenimenti che ancora devono accadere. Passerò dalla parte del lettore, dell’osservatore.
Un caro saluto dunque a tutti e grazie per la compagnia nel viaggio sino a qui, grazie della vicinanza.
Ci incontreremo fuori, è una promessa, appena sarà possibile.
Un abbraccio a tutti.
O forse no?
Forse è solo il 1° di Aprile e non ho resistito. Anzi, è proprio così, un pesce d’aprile!
Perché sono convinto che sapersi prendere ancora in giro nonostante tutto il buio che ci circonda sia essenziale.
Prendiamoci il tempo per una risata con gli amici in chat, uno scherzo in famiglia. Una battuta tra vicini di balcone (a debita distanza mi raccomando).
Ridiamo di questo 1° Aprile insieme. La risata rinforza il sistema immunitario. Una risata liberatoria servirà a darci forza quando sarà il momento di far ripartire il motore di questo paese.
Un sorriso non sarà una mancanza di rispetto per chi soffre, sarà un modo di trasmettergli positività.
A tornare seri, domani, ci sarà sempre tempo.
Ed eccoci dunque qui a quello che speriamo sia un giro di BOA.
Alle spalle il mese di marzo, le sue incertezze, le sue lezioni, i suoi errori, le persone care che ci hanno lasciato. La sua solitudine, le sue code ai supermercati, l’ansia di chi non ha avuto uno stipendio da portare a casa (e di questo parleremo a breve).
Ma anche la determinazione di molti, la creatività (penso ai ragazzi del Liceo Scientifico che hanno collaborato con i professionisti ospedalieri per lo studio di una maschera “artigianale” per la ventilazione). La bontà d’animo di chi ha donato.
Se Aprile sarà un giro di boa saranno i prossimi giorni a dircelo.
Attendiamo il plateau della curva dei contagi, una linea piatta mai così agognata prima di oggi e poi la sognata discesa magari a fine aprile, più probabilmente a Maggio.
Sapendo che alle prime buone notizie dovremo resistere alla tentazione, umana, di scappare, allentare la sicurezza. Se lo facessimo sarebbe come gettare al vento tutti i sacrifici di Marzo e Aprile.
“Aprile dolce dormire” recitava una filastrocca sentita da bambino.
Che bello sarebbe addormentarsi e svegliarsi a Maggio in piena discesa e iniziale seppur lento rientro ad una vita normale.
Ma non è ora di dormire.
Dentro gli ospedali bisognerà mantenere la stessa attenzione di marzo, non concedere niente al virus, nessun calo di tensione, nessuna omissione.
Fuori bisogna aver la forza di fare progetti, pensare al mondo di domani.
Vedere opportunità per ripartire, ricostruire.
Costruire non solo l’economia ma anche i rapporti personali.
Un nuovo umanesimo.
1 di Aprile … buon “pesce” a tutti
COPYRIGHT E FOTO: dott. Sergio Macciò
DIARIO DI BORDO 1 Aprile a.d.c. (Anno del Corona)
IL GIRO DI BOA?
Era inevitabile.
Gli impegni crescenti, i turni, l’isolamento casa-lavoro.
Le riunioni, i continui cambi di mansione.
Sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il giorno in cui dire <<basta>>.
<<Il diario chiude>>.
Troppe energie, troppo tempo. Così, un po’ sorprendendo anche me, termino l’opera.
Altri scriveranno e racconteranno le prossime settimane, altri saranno testimoni degli avvenimenti che ancora devono accadere. Passerò dalla parte del lettore, dell’osservatore.
Un caro saluto dunque a tutti e grazie per la compagnia nel viaggio sino a qui, grazie della vicinanza.
Ci incontreremo fuori, è una promessa, appena sarà possibile.
Un abbraccio a tutti.
O forse no?
Forse è solo il 1° di Aprile e non ho resistito. Anzi, è proprio così, un pesce d’aprile!
Perché sono convinto che sapersi prendere ancora in giro nonostante tutto il buio che ci circonda sia essenziale.
Prendiamoci il tempo per una risata con gli amici in chat, uno scherzo in famiglia. Una battuta tra vicini di balcone (a debita distanza mi raccomando).
Ridiamo di questo 1° Aprile insieme. La risata rinforza il sistema immunitario. Una risata liberatoria servirà a darci forza quando sarà il momento di far ripartire il motore di questo paese.
Un sorriso non sarà una mancanza di rispetto per chi soffre, sarà un modo di trasmettergli positività.
A tornare seri, domani, ci sarà sempre tempo.
Ed eccoci dunque qui a quello che speriamo sia un giro di BOA.
Alle spalle il mese di marzo, le sue incertezze, le sue lezioni, i suoi errori, le persone care che ci hanno lasciato. La sua solitudine, le sue code ai supermercati, l’ansia di chi non ha avuto uno stipendio da portare a casa (e di questo parleremo a breve).
Ma anche la determinazione di molti, la creatività (penso ai ragazzi del Liceo Scientifico che hanno collaborato con i professionisti ospedalieri per lo studio di una maschera “artigianale” per la ventilazione). La bontà d’animo di chi ha donato.
Se Aprile sarà un giro di boa saranno i prossimi giorni a dircelo.
Attendiamo il plateau della curva dei contagi, una linea piatta mai così agognata prima di oggi e poi la sognata discesa magari a fine aprile, più probabilmente a Maggio.
Sapendo che alle prime buone notizie dovremo resistere alla tentazione, umana, di scappare, allentare la sicurezza. Se lo facessimo sarebbe come gettare al vento tutti i sacrifici di Marzo e Aprile.
“Aprile dolce dormire” recitava una filastrocca sentita da bambino.
Che bello sarebbe addormentarsi e svegliarsi a Maggio in piena discesa e iniziale seppur lento rientro ad una vita normale.
Ma non è ora di dormire.
Dentro gli ospedali bisognerà mantenere la stessa attenzione di marzo, non concedere niente al virus, nessun calo di tensione, nessuna omissione.
Fuori bisogna aver la forza di fare progetti, pensare al mondo di domani.
Vedere opportunità per ripartire, ricostruire.
Costruire non solo l’economia ma anche i rapporti personali.
Un nuovo umanesimo.
1 di Aprile … buon “pesce” a tutti
COPYRIGHT E FOTO: dott. Sergio Macciò