Il racconto della giornata del 17 marzo 2020.
Vercelli, 17 marzo 2020
DIARIO DI BORDO: 17 Marzo (a.d.c. - Anno Del Corona)
La BUFALA è buona… ma meglio sulla pizza!
Da giorni siamo sotto bombardamento.
E non era possibile pensare potesse andare diversamente.
Una pandemia + l’isolamento in casa collegati ai social… una combinazione esplosiva.
Il paradiso della “bufala”, delle “fake news”.
Tutti alla ricerca dello scoop, del farmaco miracoloso, delle ricetta per “fregare il virus”.
Così in migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia in tutto il mondo abbiamo condiviso le notizie più strane nella sincera convinzione di aiutare l’umanità a sopravvivere al virus.
In questi giorni mi sono imbattuto in storie degne di stampa.
Molto bella ad esempio la “bufala” che spiega come diagnosticare la fibrosi polmonare trattenendo il fiato per 10 secondi (pensate quante TAC possiamo risparmiare!) o quella che spiega che bevendo liquidi molto caldi si inattiva il virus (al limite peggiorare l’esofagite).
Oppure quella che vende un fantomatico farmaco russo che previene l’infezione (qui il confine tra bufala e truffa è sottile).
Ci sono anche bufale confezionate molto bene.
Vi assicuro che anche noi “esperti” abbiamo avuto momenti di incertezza ad esempio sulla notizia, pubblicata anche da La Repubblica che riguardava la controindicazione ad un farmaco anti-infiammatorio in pazienti COVID. Le fonti parevano chiare e certe e solo un lavoro di equipe e di ricerca sulla letteratura scientifica ha permesso di svelare la verità, cioè che si trattava di notizia inventata pur prendendo spunto da alcuni dubbi reali.
Perché questo dobbiamo ammetterlo: abbiamo (intendo la comunità scientifica) tanti dubbi e poche certezze.
In condizioni normali studiare una sindrome, capirne l’evoluzione e programmare la strategia terapeutica richiede anni di lavoro.
Per il “corona” si stanno facendo miracoli, il lavoro di anni in poche settimane.
Centri di ricerca in tutto il mondo corrono una sorta di gara per sperimentare un vaccino (ma questo ci servirà per il prossimo anno) o per trovare combinazioni di anti-virali.
I farmaci che si stanno provando (dalla clorochina agli antivirali di vecchia e nuova generazione agli anticorpi monoclonali) sono farmaci che vengono usati in base ad esperienze di 1-2mesi, imparando dai primi dati cinesi. Alcuni utilizzati con la formula dell'uso compassionevole (nel dubbio se non ho niente da perdere lo provo), altri off-label (farmaci cioè non ancora autorizzati per tale scopo). Si fanno progressi rapidi ma siamo lontani dalla cura miracolosa.
Una preghiera allora: NON condividiamo messaggi non verificati e da siti NON istituzionali. Aumentiamo solo il rumore di fondo.
Lasciamo fare agli esperti (e già è dura per loro).
Se abbiamo dubbi chiediamo al medico di fiducia.
Oppure se vi imbattete in un post o messaggio di dubbia provenienza inerente il coronavirus scrivetemi su Messenger. Risponderò a tutti, magari non immediatamente ma risponderò.
E dove non arriverò con la conoscenza diretta arriverò con l’aiuto di un gruppo di colleghi che è ormai una seconda famiglia.
Un’informazione consapevole e corretta è la strada per attraversare, insieme, questa lunga crisi.
Giorno 17 di Marzo, apriamo il libretto d'istruzioni…
Copyright testo e fotografia dott. Sergio Maccio'
DIARIO DI BORDO: 17 Marzo (a.d.c. - Anno Del Corona)
La BUFALA è buona… ma meglio sulla pizza!
Da giorni siamo sotto bombardamento.
E non era possibile pensare potesse andare diversamente.
Una pandemia + l’isolamento in casa collegati ai social… una combinazione esplosiva.
Il paradiso della “bufala”, delle “fake news”.
Tutti alla ricerca dello scoop, del farmaco miracoloso, delle ricetta per “fregare il virus”.
Così in migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia in tutto il mondo abbiamo condiviso le notizie più strane nella sincera convinzione di aiutare l’umanità a sopravvivere al virus.
In questi giorni mi sono imbattuto in storie degne di stampa.
Molto bella ad esempio la “bufala” che spiega come diagnosticare la fibrosi polmonare trattenendo il fiato per 10 secondi (pensate quante TAC possiamo risparmiare!) o quella che spiega che bevendo liquidi molto caldi si inattiva il virus (al limite peggiorare l’esofagite).
Oppure quella che vende un fantomatico farmaco russo che previene l’infezione (qui il confine tra bufala e truffa è sottile).
Ci sono anche bufale confezionate molto bene.
Vi assicuro che anche noi “esperti” abbiamo avuto momenti di incertezza ad esempio sulla notizia, pubblicata anche da La Repubblica che riguardava la controindicazione ad un farmaco anti-infiammatorio in pazienti COVID. Le fonti parevano chiare e certe e solo un lavoro di equipe e di ricerca sulla letteratura scientifica ha permesso di svelare la verità, cioè che si trattava di notizia inventata pur prendendo spunto da alcuni dubbi reali.
Perché questo dobbiamo ammetterlo: abbiamo (intendo la comunità scientifica) tanti dubbi e poche certezze.
In condizioni normali studiare una sindrome, capirne l’evoluzione e programmare la strategia terapeutica richiede anni di lavoro.
Per il “corona” si stanno facendo miracoli, il lavoro di anni in poche settimane.
Centri di ricerca in tutto il mondo corrono una sorta di gara per sperimentare un vaccino (ma questo ci servirà per il prossimo anno) o per trovare combinazioni di anti-virali.
I farmaci che si stanno provando (dalla clorochina agli antivirali di vecchia e nuova generazione agli anticorpi monoclonali) sono farmaci che vengono usati in base ad esperienze di 1-2mesi, imparando dai primi dati cinesi. Alcuni utilizzati con la formula dell'uso compassionevole (nel dubbio se non ho niente da perdere lo provo), altri off-label (farmaci cioè non ancora autorizzati per tale scopo). Si fanno progressi rapidi ma siamo lontani dalla cura miracolosa.
Una preghiera allora: NON condividiamo messaggi non verificati e da siti NON istituzionali. Aumentiamo solo il rumore di fondo.
Lasciamo fare agli esperti (e già è dura per loro).
Se abbiamo dubbi chiediamo al medico di fiducia.
Oppure se vi imbattete in un post o messaggio di dubbia provenienza inerente il coronavirus scrivetemi su Messenger. Risponderò a tutti, magari non immediatamente ma risponderò.
E dove non arriverò con la conoscenza diretta arriverò con l’aiuto di un gruppo di colleghi che è ormai una seconda famiglia.
Un’informazione consapevole e corretta è la strada per attraversare, insieme, questa lunga crisi.
Giorno 17 di Marzo, apriamo il libretto d'istruzioni…
Copyright testo e fotografia dott. Sergio Maccio'