Il racconto della giornata del 10 marzo 2020.
Vercelli, 10 marzo 2020
"A partire da oggi terrò un diario di questi giorni.
Un diario per raccontare quello che succede. Ciò che noi operatori sanitari viviamo. Un diario che non ha lo scopo di spaventare, ha lo scopo di informare, di condividere, aiutare".
10 Marzo (a.d.c. - Anno Del Corona)
I lavori procedono. Non si è mai stati tanti rapidi come ora. Acquisizione uomini, mezzi, strumenti. Ma i problemi sono tanti. Il materiale scarseggia anche sul mercato internazionale. Paghiamo anni di sottofinanziamento del SSN, di riduzione letti, personale, mancato o ritardato aggiornamento degli strumenti. Ora dobbiamo in 2-3 settimane recuperare 15 anni. E’ ovvio che sia dura.
Gli operatori sanitari in trincea daranno, e lo stanno facendo, l’anima.
A chi è fuori chiediamo di capire.
Stamane ho assistito ad un diverbio al pre-triage. Una persona in coda che spazientita affermava che era indecente che fosse in fila da 20 minuti. A quella persona dico “non hai capito”.
Non hai capito che stiamo tenendo aperto a caro prezzo, non hai capito che stiamo riconvertendo mezzo ospedale per trattare le insufficienze respiratorie, non hai capito che stiamo dirottando personale sui pazienti COVID e lo stiamo istruendo, non hai capito che per noi è una battaglia. A te che sei in coda con la maschera FPP2 (con valvolina) che a te non serve a niente dico che quella stessa maschera non la troviamo più sul mercato per gli operatori cui invece serve.
Ma se dimentichiamo per un attimo “l’amico” spazientito ci possiamo accorgere che in queste ore c’è invece una parte vitale della società che si sta stringendo attorno a noi in un abbraccio virtuale. L’amico Carlo Olmo ha pronta una donazione cospicua ed importante, una boccata d’ossigeno fondamentale, un contributo che farà la differenza in un momento difficile, una donazione che senza lungaggini burocratiche porterà ad un risultato concreto nel tempo più breve possibile. La società è pronta a rispondere.
Con i colleghi, da tutta Italia, è un fiorire di chat, whatsapp. Si condividono scoperte, esperienze, articoli scientifici. Professori, studenti, professionisti seduti ad un tavolo virtuale senza formalismi e senza divisioni per ruoli o importanza.
Oggi ho incontrato un gruppo di infermieri, giovani, in attesa di essere assunti con procedura di urgenza. Ho dato loro il benvenuto. Gli ho detto che scriveranno con noi una pagina di storia della nostra sanità.
Al lavoro.
Copyright testo e fotografia Dott. Sergio Macciò
"A partire da oggi terrò un diario di questi giorni.
Un diario per raccontare quello che succede. Ciò che noi operatori sanitari viviamo. Un diario che non ha lo scopo di spaventare, ha lo scopo di informare, di condividere, aiutare".
10 Marzo (a.d.c. - Anno Del Corona)
I lavori procedono. Non si è mai stati tanti rapidi come ora. Acquisizione uomini, mezzi, strumenti. Ma i problemi sono tanti. Il materiale scarseggia anche sul mercato internazionale. Paghiamo anni di sottofinanziamento del SSN, di riduzione letti, personale, mancato o ritardato aggiornamento degli strumenti. Ora dobbiamo in 2-3 settimane recuperare 15 anni. E’ ovvio che sia dura.
Gli operatori sanitari in trincea daranno, e lo stanno facendo, l’anima.
A chi è fuori chiediamo di capire.
Stamane ho assistito ad un diverbio al pre-triage. Una persona in coda che spazientita affermava che era indecente che fosse in fila da 20 minuti. A quella persona dico “non hai capito”.
Non hai capito che stiamo tenendo aperto a caro prezzo, non hai capito che stiamo riconvertendo mezzo ospedale per trattare le insufficienze respiratorie, non hai capito che stiamo dirottando personale sui pazienti COVID e lo stiamo istruendo, non hai capito che per noi è una battaglia. A te che sei in coda con la maschera FPP2 (con valvolina) che a te non serve a niente dico che quella stessa maschera non la troviamo più sul mercato per gli operatori cui invece serve.
Ma se dimentichiamo per un attimo “l’amico” spazientito ci possiamo accorgere che in queste ore c’è invece una parte vitale della società che si sta stringendo attorno a noi in un abbraccio virtuale. L’amico Carlo Olmo ha pronta una donazione cospicua ed importante, una boccata d’ossigeno fondamentale, un contributo che farà la differenza in un momento difficile, una donazione che senza lungaggini burocratiche porterà ad un risultato concreto nel tempo più breve possibile. La società è pronta a rispondere.
Con i colleghi, da tutta Italia, è un fiorire di chat, whatsapp. Si condividono scoperte, esperienze, articoli scientifici. Professori, studenti, professionisti seduti ad un tavolo virtuale senza formalismi e senza divisioni per ruoli o importanza.
Oggi ho incontrato un gruppo di infermieri, giovani, in attesa di essere assunti con procedura di urgenza. Ho dato loro il benvenuto. Gli ho detto che scriveranno con noi una pagina di storia della nostra sanità.
Al lavoro.
Copyright testo e fotografia Dott. Sergio Macciò