L'iniziativa è realizzata anche grazie all’importante apporto del CAI di Novara nell'anno del centenario di fondazione, che in collaborazione con il Comune di Novara organizza settimanalmente delle visite guidate.
C’è una parte di Novara ai più sconosciuta, ma non per questo meno interessante e avventurosa di quanto non possa esserlo, ad esempio, la Cupola di San Gaudenzio, il Campanile dell’Alfieri oppure il Complesso Monumentale del Broletto.
Stiamo parlando dei sotterranei del Castello Visconteo - Sforzesco, che con la sua lunga tradizione, intrisa di misteri, leggende ma anche di tanti fatti storici realmente accaduti, dona alla città di Novara un’aurea particolare, che avvicina gli abitanti del capoluogo ma anche i tanti appassionati di questo argomento.
A distanza di circa 20 anni fa, con le prime visite svolte tramite l’Associazione “La Turrisella” dal 2003 al 2008 e prima che il sontuoso maniero venisse chiuso per i lavori di restauro, oggi le persone maggiormente interessate possono finalmente osservare da vicino una delle aree meno famose del Castello, ovvero i suoi sotterranei e il loro snodo coinvolgente di profondi cunicoli.
Questo anche grazie all’importante apporto del CAI di Novara, che in collaborazione con il Comune organizza settimanalmente, nel pieno rispetto delle sicurezze previste dalle normative vigenti, delle visite guidate durante le quali è possibile proiettarsi nel vivo di questo scenario e rivolgere le proprie domande alle competenti guide che seguono i gruppi organizzati e ne conducono il percorso, anche in considerazione del 100° anniversario del CAI di Novara che cade proprio in concomitanza con il 2023.
Come ci ha spiegato nel dettaglio Francesca Puccio, presidente del Gruppo “Grotte” di Novara, l’idea di dare risalto a questa iniziativa non nasce soltanto in ottica turistica: Il Gruppo “Grotte” del CAI di Novara, che ha anche eseguito tutti i rilievi speleologi dei sotterranei del Castello, ha allestito all’inizio di questo percorso una mappa di tutti i sotterranei presenti nella città di Novara. Quelli visitabili sotto al Castello sono solo una parte, per la precisione quella già ispezionata dal CAI in precedenza e messa in sicurezza per le visite guidate. Nel 2003, a seguito di un sopralluogo sperimentale con le autorità cittadine e con l’intento di dare visibilità all’evento, si percepì da subito un forte interesse che spinse per un’apertura al pubblico. Apertura che diede seguito ad una serie nutrita di prenotazioni, che hanno richiesto parecchi anni per essere tutte smaltite, considerando anche la chiusura temporanea per i lavori di restauro. Con l’avvento del centenario del CAI si è voluto riproporre al pubblico questa esperienza, dando modo a tante persone di poterne saggiare la bellezza.
Per garantire la sicurezza di ogni partecipante, sottolinea Gian Domenico Cella, direttore scientifico, il CAI mette a disposizione di ogni gruppo tre guide di cui un istruttore speleologo, abilitato all’accompagnamento di persone non competenti in questa attività. Ecco perché le visite si rendono agibili a chiunque abbia un minimo di movenza, ivi compreso i bambini. Naturalmente è richiesto un abbigliamento opportuno, in primis perché i sotterranei non dispongono di illuminazione. Per questo motivo il CAI mette a disposizione di ogni partecipante un caschetto protettivo dotato di luce, da indossare sulla testa e mantenere allacciato sotto al mento per tutta la durata della visita.
Per lo stesso motivo è anche richiesto un abbigliamento adatto, che prediliga degli abiti lavabili e delle scarpe solide che assicurino il passo nelle tortuose cavità sotterranee. Di particolare interesse durante la visita, la possibilità di osservare le gallerie tipiche del ‘400 che vanno da Nord-Ovest aSud-Ovest e dove, una volta, erano presenti anche due cannoniere spagnole oltre a una serie di dispense dell’epoca. Durante la seconda guerra mondiale quest’area è stata riservata alla popolazione come rifugio antiaereo, con l’abbattimento nel 1944 di alcuni tratti delle mura del Castello e con la creazione di appositi “muri antisoffio”, che prevenissero i danni derivanti dall’onda d’urto provocata dalle esplosioni. A testimonianza di questi rifugi antiaerei sono visibili ancora oggi tracce dell’impianto di illuminazione che venne appositamente costruito.
Se qualcuno fosse interessato a prendere parte a queste visite guidate potrà prenotarsi all’ATL presente all’interno dello stesso Castello, visitare il sito dell’ATL Novara oppure quello della Fondazione del Castello di Novara, dove sono indicate anche le informazioni aggiuntive da tenere in considerazione per accedere ai sotterranei.
Mauro Martinengo, presidente del CAI sezione di Novara, ha tenuto a precisare che questa è solo una delle tante manifestazioni per il centenario del club alpino novarese, con il patrocinio del Comune, l’ATL locale e la Fondazione del Castello. Con l’evento “I giovedì della Montagna” conclusi da pochissimo e che riprenderanno a settembre 2023 (incontri per parlare della montagna a 360° gradi), in collaborazione con la Fondazione Faraggiana e il FAI di Novara, è appena cominciata una mostra fotografica dedicata interamente al centenario del CAI e organizzata dalla Società Fotografica Novarese. Inoltre, spazio anche a un concorso fotografico in atto per escursionisti dotati solamente di uno smartphone, che possono raccogliere le immagini per loro più significative e partecipare a questa rassegna aperta a tutti, con un’esposizione finale a novembre 2023 nella sala dell’Accademia del Broletto e con una premiazione dedicata. Tutte le attività del CAI di Novara sono visualizzabili sul sito www.cainovara.it, scrivendo una mail all’indirizzo novara@cai.it oppure consultando le pagine dedicate su tutti i principali social, dove oltre alle iniziative del centenario sono riportate le attività dei vari gruppi della sezione di Novara (oltre a quello “Grotte” ricordiamo anche quello “Escursionismo”, quello “Alpinismo” senior e giovanile e il “Coro CAI” città di Novara storico).
Va infine sottolineato che, durante le visite guidate ai sotterranei del Castello, sarà possibile ottenere, con una libera offerta, il volume “Il Castello di Novara e i suoi Sotterranei - Guida per il visitatore curioso”, edito proprio dal Gruppo “Grotte” CAI di Novara e nel quale, oltre a immagini e foto dettagliate, sarà possibile prendere visione di tante altre informazioni singolari al riguardo.
Copyright Testo e foto © Giovanni Chiorazzi