Tra Borgomanero, Novara, Arona
Il Festival è in programma dal 18 settembre alle ore 16 al 2 ottobre 2021 a cura dell’Associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara ODV.
Tra i relatori giornalisti di fama come Ferruccio De Bortoli e Tiziana Ferrario, il teologo e scrittore Vito Mancuso, lo psichiatra Vittorio Lingiardi, Il gesuita esperto di politiche sociali Francesco Occhetta, lo scrittore originario di Kabul Alì Ehsani e lo svedese Björn Larsson.
Si inizierà il 18 settembre a Borgomanero, nel Cinema Teatro Nuovo, con “La dignità della comunicazione”, una lectio magistralis tenuta da Ferruccio De Bortoli, ex direttore del “Corriere della Sera” e del “Sole 24 Ore”
Si proseguirà mercoledì 22 settembre, alle 21 a Novara, al Castello Visconteo Sforzesco con “Orgoglio e pregiudizi: donne e comunicazione”, un incontro con la giornalista Tiziana Ferrario in dialogo con l’avvocato penalista Carla Casalis Graziosi sulle sfide della parità nel genere nel mondo del lavoro e non solo.
Sabato 25 settembre alle 16 “Da Kabul all’Italia: popoli e comunicazione”, un incontro con Alì Ehsani, insegnante a Roma originario di Kabul, in dialogo con Giovanni Cerutti.
Mercoledì 29 settembre alle 21 al Castello Visconteo Sforzesco di Novara “Comunicare il senso della vita”, dove il teologo Vito Mancuso sarà in dialogo con Armando Besio.
Giovedì 30 settembre alle 21 ad Arona, Teatro Salina “Quale comunicazione interiore ci salverà? Vede un dialogo tra i due eminenti psichiatri Vittorio Lingiardi e Eugenio Borgna,
Venerdì 1° ottobre alle 21, a Borgomanero, Auditorium Oratorio, è previsto l’incontro su “Per ricostruire una comunicazione tra politica e comunità”, un incontro con Francesco Occhetta in dialogo con Davide Maggi.
Sabato 2 ottobre alle 16 a Borgomanero, a Villa Marazza il festival si chiude con “Come comunicare la dignità con la scrittura”, lectio dello scrittore svedese Björn Larsson, a partire dal suo ultimo libro Nel nome del figlio (Iperborea), con introduzione di Roberto Cicala e un saluto finale di Luciano Chiesa.
Il festival intende istituire una borsa lavoro destinata alle persone appartenenti alle fasce deboli: la Borsa Lavoro è uno strumento formativo per facilitare, attraverso un’esperienza pratica, l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro ed è particolarmente adatta a persone appartenenti alle categorie più deboli che in cambio dell’attività prestata ricevono un compenso economico. L’esperienza avverrà presso un’azienda o una cooperativa sociale locale e durerà sei mesi.
Il Festival è attivo sui social e in rete: https://www.festivaldignitaumana.com/
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Foto tratta dalla pagina FB di Festival della dignità umana