Novara 22 Aprile 2020
Perché abbiamo voluto intervistare Anna Bonavera?
Perché è una giovane donna che con grande coraggio e determinazione si sta mettendo in luce per il suo impegno nel sociale, che soprattutto in questo momento è assolutamente indispensabile data la situazione in cui si trova l’Italia.
Anna si è laureata in Giurisprudenza presso l'università Carlo Cattaneo di Castellanza-Varese e ha conseguito un Master al Sole 24 Ore in Gestione e strategia d'impresa. Oggi, è titolare , insieme alla sua famiglia, di un'agenzia commerciale che opera nell'intermediazione B2B di prodotti legati al settore idro-termosanitario La sua società ha una struttura di back office ed è specializzata nella formazione, comunicazione e promozione tecnica dei prodotti di cui le viene affidata la vendita.
Ecco le sue risposte ….
Prima di tutto, dove sei nata? E dove vivi oggi?
Sono nata e cresciuta a Turbigo (Mi) fino all'età di 21 anni, quando mi sono trasferita ad Arona (No), paese in cui sono ad oggi ancora residente. Tuttavia Il mio lavoro, con sede operativa a Borgomanero, mi porta a spostarmi in tutto il Piemonte Orientale e la Lombardia Occidentale, dove sono dislocati i miei clienti.
Solitamente chi, come te, si laurea in giurisprudenza, di solito passa all’esercizio della professione di avvocato. Perché tu invece hai scelto l’impresa?
Per prima cosa, l'indirizzo di laurea da me scelto, aveva un focus giuridico proprio sul mondo delle aziende ma il fattore decisivo è stato iniziare a lavorare durante il percorso universitario. Così facendo, ho potuto sperimentare sul campo che le mie attitudini meglio si sposavano con il mondo del commercio e delle aziende, piuttosto che con quello della libera professione forense. Ciò nonostante, ho portato a termine il mio percorso e ho proseguito specializzandomi nel mio attuale ambito lavorativo.
Oggi ti sappiamo a difendere le piccole strutture e le PIVA, cosa ti ha portata a questa decisione?
È un momento drammatico per tutte le aziende, ma quelle a struttura medio piccola sono maggiormente penalizzate e non hanno grandi risorse a cui attingere per fronteggiare questo periodo di emergenza. Sono temi che conosco bene, per questo mi sono sentita di sintetizzare e rendere pubblico il mio pensiero, in merito agli aiuti stanziati dal governo che reputo, senza se e senza ma, inadeguati.
Quella che stiamo vivendo è una crisi senza precedenti, determinata da fattori esterni, non da una mancata capacità imprenditoriale ed è per questo che le aziende hanno il diritto di essere aiutate concretamente, con liquidità a fondo perduto e un abbassamento immediato della tassazione.
Spesso associamo l'idea di azienda alla grande fabbrica ma aziende sono -per la maggioranza nel nostra paese- anche i supermercati di quartieri, i negozi di vestiti, i ristoranti e tutte le attività che animano le nostre città.
Sono aiuti che le nostre attività economiche, in ogni settore, hanno dimostrato di meritare sul campo, lavorando sodo
Sono convinta di aver portato la voce di tanti. Non sono la sola, in questi giorni, sono numerosi gli interventi in tutta Italia da parte di imprenditori e ogni singola voce, sommata alle altre, può e deve diventare una grande richiesta collettiva.
È incredibile come, in un' emergenza mondiale come questa, ci si debba trovare a lottare per avere un sostegno da parte dello Stato!
Nella tua attività lavorativa, in cosa hai trovato più difficoltà e cosa ti ha dato più soddisfazione?
Ho scelto di lavorare in un settore molto tecnico e a prevalenza maschile, un percorso non facile nel quale mi sono dovuta conquistare la credibilità sul mercato. L'altro aspetto veramente complesso è sicuramente quello di far crescere un'attività autonoma in un paese, come il nostro, nel quale tasse e burocrazia rappresentano il nemico quotidiano, dove le facilitazioni sono quasi inesistenti e ogni traguardo è il risultato di uno sforzo enorme.
La soddisfazione più grande è stata portare avanti l'attività iniziata da mio padre e il suo cognome. I figli, o sono all'altezza e possono fare meglio, oppure rischiano di vanificare il lavoro fatto dalle generazioni precedenti. Questa è una bella sfida soprattutto per chi, come nel mio caso, ha la fortuna di aver goduto di un grande esempio.
Quale è stato il momento più difficile che hai affrontato nella tua vita privata?
La grave malattia di mio padre, una sfida che mette a dura prova sia il malato, sia la sua famiglia e rappresenta una grande lezione di vita
Qual è il pregio più grande che ti riconoscono?
Sarebbe meglio chiederlo agli altri ma se devo pronunciarmi, direi 'La capacità di assumermi responsabilità'
Sappiamo che le tue passioni sono il tango e la politica….come spieghi due passioni così diverse?
Non sono diverse, entrambe infatti, pur in ambito diverso, sono passionarie!
Vista la tua grande capacità di comunicazione e il tuo impegno nello svolgere un lavoro che non è da tutti, pensi che potresti in futuro considerare una tua entrata in politica?
Ho sempre avuto un forte interesse nella materia e me ne sono sempre interessata da simpatizzante ma, nei fatti, non ho mai ricoperto ruoli istituzionali o incarichi politici. In questi anni ho sempre dato priorità alla mia attività che mi ha assorbito moltissimo e ancora lo farò, dovremo superare questo momento e tornare in pista più forti di prima.
Nonostante gli esempi non sempre brillanti, reputo la Politica, la forma più nobile di impegno sociale. Più è alto il contributo che un individuo può portare nella comunità nei termini delle sue esperienze umane, lavorative e sociali, più è doveroso che la persona dedichi una parte della sua vita, a questo impegno.
Se un giorno sarò considerata pronta per dare il mio contributo in maniera seria e operativa, non mi tirerò indietro.
Oltre a quanto hai raggiunto finora, che altri progetti hai a breve termine?
A breve termine, credo che mi impegnerò nella mia vita privata, per costruire la mia famiglia.
Una tappa nella vita che reputo fondamentale, per la realizzazione completa di ogni individuo.
COPYRIGHT DP
Foto: Anna Bonavera
Perché abbiamo voluto intervistare Anna Bonavera?
Perché è una giovane donna che con grande coraggio e determinazione si sta mettendo in luce per il suo impegno nel sociale, che soprattutto in questo momento è assolutamente indispensabile data la situazione in cui si trova l’Italia.
Anna si è laureata in Giurisprudenza presso l'università Carlo Cattaneo di Castellanza-Varese e ha conseguito un Master al Sole 24 Ore in Gestione e strategia d'impresa. Oggi, è titolare , insieme alla sua famiglia, di un'agenzia commerciale che opera nell'intermediazione B2B di prodotti legati al settore idro-termosanitario La sua società ha una struttura di back office ed è specializzata nella formazione, comunicazione e promozione tecnica dei prodotti di cui le viene affidata la vendita.
Ecco le sue risposte ….
Prima di tutto, dove sei nata? E dove vivi oggi?
Sono nata e cresciuta a Turbigo (Mi) fino all'età di 21 anni, quando mi sono trasferita ad Arona (No), paese in cui sono ad oggi ancora residente. Tuttavia Il mio lavoro, con sede operativa a Borgomanero, mi porta a spostarmi in tutto il Piemonte Orientale e la Lombardia Occidentale, dove sono dislocati i miei clienti.
Solitamente chi, come te, si laurea in giurisprudenza, di solito passa all’esercizio della professione di avvocato. Perché tu invece hai scelto l’impresa?
Per prima cosa, l'indirizzo di laurea da me scelto, aveva un focus giuridico proprio sul mondo delle aziende ma il fattore decisivo è stato iniziare a lavorare durante il percorso universitario. Così facendo, ho potuto sperimentare sul campo che le mie attitudini meglio si sposavano con il mondo del commercio e delle aziende, piuttosto che con quello della libera professione forense. Ciò nonostante, ho portato a termine il mio percorso e ho proseguito specializzandomi nel mio attuale ambito lavorativo.
Oggi ti sappiamo a difendere le piccole strutture e le PIVA, cosa ti ha portata a questa decisione?
È un momento drammatico per tutte le aziende, ma quelle a struttura medio piccola sono maggiormente penalizzate e non hanno grandi risorse a cui attingere per fronteggiare questo periodo di emergenza. Sono temi che conosco bene, per questo mi sono sentita di sintetizzare e rendere pubblico il mio pensiero, in merito agli aiuti stanziati dal governo che reputo, senza se e senza ma, inadeguati.
Quella che stiamo vivendo è una crisi senza precedenti, determinata da fattori esterni, non da una mancata capacità imprenditoriale ed è per questo che le aziende hanno il diritto di essere aiutate concretamente, con liquidità a fondo perduto e un abbassamento immediato della tassazione.
Spesso associamo l'idea di azienda alla grande fabbrica ma aziende sono -per la maggioranza nel nostra paese- anche i supermercati di quartieri, i negozi di vestiti, i ristoranti e tutte le attività che animano le nostre città.
Sono aiuti che le nostre attività economiche, in ogni settore, hanno dimostrato di meritare sul campo, lavorando sodo
Sono convinta di aver portato la voce di tanti. Non sono la sola, in questi giorni, sono numerosi gli interventi in tutta Italia da parte di imprenditori e ogni singola voce, sommata alle altre, può e deve diventare una grande richiesta collettiva.
È incredibile come, in un' emergenza mondiale come questa, ci si debba trovare a lottare per avere un sostegno da parte dello Stato!
Nella tua attività lavorativa, in cosa hai trovato più difficoltà e cosa ti ha dato più soddisfazione?
Ho scelto di lavorare in un settore molto tecnico e a prevalenza maschile, un percorso non facile nel quale mi sono dovuta conquistare la credibilità sul mercato. L'altro aspetto veramente complesso è sicuramente quello di far crescere un'attività autonoma in un paese, come il nostro, nel quale tasse e burocrazia rappresentano il nemico quotidiano, dove le facilitazioni sono quasi inesistenti e ogni traguardo è il risultato di uno sforzo enorme.
La soddisfazione più grande è stata portare avanti l'attività iniziata da mio padre e il suo cognome. I figli, o sono all'altezza e possono fare meglio, oppure rischiano di vanificare il lavoro fatto dalle generazioni precedenti. Questa è una bella sfida soprattutto per chi, come nel mio caso, ha la fortuna di aver goduto di un grande esempio.
Quale è stato il momento più difficile che hai affrontato nella tua vita privata?
La grave malattia di mio padre, una sfida che mette a dura prova sia il malato, sia la sua famiglia e rappresenta una grande lezione di vita
Qual è il pregio più grande che ti riconoscono?
Sarebbe meglio chiederlo agli altri ma se devo pronunciarmi, direi 'La capacità di assumermi responsabilità'
Sappiamo che le tue passioni sono il tango e la politica….come spieghi due passioni così diverse?
Non sono diverse, entrambe infatti, pur in ambito diverso, sono passionarie!
Vista la tua grande capacità di comunicazione e il tuo impegno nello svolgere un lavoro che non è da tutti, pensi che potresti in futuro considerare una tua entrata in politica?
Ho sempre avuto un forte interesse nella materia e me ne sono sempre interessata da simpatizzante ma, nei fatti, non ho mai ricoperto ruoli istituzionali o incarichi politici. In questi anni ho sempre dato priorità alla mia attività che mi ha assorbito moltissimo e ancora lo farò, dovremo superare questo momento e tornare in pista più forti di prima.
Nonostante gli esempi non sempre brillanti, reputo la Politica, la forma più nobile di impegno sociale. Più è alto il contributo che un individuo può portare nella comunità nei termini delle sue esperienze umane, lavorative e sociali, più è doveroso che la persona dedichi una parte della sua vita, a questo impegno.
Se un giorno sarò considerata pronta per dare il mio contributo in maniera seria e operativa, non mi tirerò indietro.
Oltre a quanto hai raggiunto finora, che altri progetti hai a breve termine?
A breve termine, credo che mi impegnerò nella mia vita privata, per costruire la mia famiglia.
Una tappa nella vita che reputo fondamentale, per la realizzazione completa di ogni individuo.
COPYRIGHT DP
Foto: Anna Bonavera