Per gli abitanti del Quartiere Nord rappresenterebbero una vero e propria “muraglia” davanti alle finestre.
I residenti del quartiere Nord di Novara sono decisi a costituire un “Comitato novarese per il benessere del cittadino” per fare fronte comune contro i forti disagi che sopporta chi vive nei pressi della ferrovia.
Il Comitato infatti servirà soprattutto perché Rfi non sembra intenzionata a cedere sull’installazione delle protezioni antirumore in prossimità delle abitazioni di Sant’Antonio e Vignale.
Opera osteggiata dai residenti e dal Comune stesso.
Come prima azione, il Comitato chiederà un incontro chiarificatore con il Comune e con Rfi anche per discutere dell’ incremento dei numero dei treni merci sulla linea e l’ormai annosa questione dei passaggi a livello.
Molto tempo fa anche il sindaco Canelli e l’assessore Mattiuz in un incontro con il Comitato spontaneo di quartiere avevano espresso parere negativo, ma gli abitanti dell’area interessata, tra Sant’Antonio e Vignale oggi affermano: . "Formalmente, noi non abbiamo saputo più nulla anche se a maggio 2022 sono stati fatti dei carotaggi, ancora senza comunicare niente. Ad oggi non sappiamo cosa sarà fatto davanti alle nostre case, né quando...".
Un altro residente afferma «Casa mia è a pochissimi metri dalla ferrovia, per costruire le barriere dovranno buttarmi giù il garage e dalle mie finestre la luce non entrerà più. Saremo prigionieri».
Aggiunge l’ing Giorgio Borrè : “Senza contare la perdita di valore che le abitazioni della zona subiranno. , Si tratta di un’opera basata su un assunto che inverte la logica. Rfi, invece di mettersi a norma riducendo il rumore che produce grazie a materiali rotabili più nuovi e moderni, lo fa costruendo delle barriere che distruggono tutte le proprietà confinanti. E, fra l’altro, lo può fare, perché l’intervento incide nella cosiddetta fascia di rispetto.Un intervento del genere è costosissimo. A Rfi, paradossalmente, costerebbe meno pagare la sostituzione degli infissi a tutti i residenti... Senza contare il discorso procedurale e quello del consenso: Non si può pensare di realizzare un intervento del genere all’interno del tessuto urbano con il totale dissenso dei cittadini".
Infine aggiunge Roberto Esposito, ex presidente del Comitato spontaneo di quartiere Nord, "Nessun residente ha avuto modo di vedere i progetti Io ho avuto modo di parlare con i funzionari Rfi (cosa che inspiegabilmente in Comune dicono di non riuscire a fare...) che si sono resi disponibili ad incontrare i cittadini, a patto che l’interlocutore fosse però il Comune. Ho scritto al sindaco, chiedendo di farsi portavoce di questa richiesta, ma ci è stato risposto che adesso un incontro sarebbe prematuro, visto che non sembrano esserci novità... Ma noi dobbiamo insistere: vogliamo capire che fine farà il nostro quartiere. E’ possibile che dobbiamo sapere che stanno facendo i carotaggi solo perché li vediamo all’opera?».
DP