La corsa del ricordo partirà dal Villaggio Dalmazia
Il prossimo 17 settembre, data più prossima al 15 settembre, in cui, nel 1947, divenne operativo il trattato di Parigi firmato il 10 febbraio la X Edizione della "Corsa del Ricordo" in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata farà tappa per la prima volta anche a Novara
Le parole di Andrea Abodi Ministro per lo Sport e i Giovani:
"E' un appuntamento che ha un valore profondissimo. Questo avvenimento ci riporta a quel senso di responsabilità che dobbiamo inseguire. Non conterà tanto tagliare il traguardo, quanto essere trasportatori di un ricordo che non deve limitarsi solo alla data della corsa. Mi farà molto piacere prendere parte alla gara di 10 chilometri nella quale punto ad un arrivo dignitoso. Ma soprattutto credo che sia importante la partecipazione. Dovrà essere una festa di popolo, attraverso la corsa e la marcia, per ricordare un’esperienza tragica vissuta dalla famiglia giuliano-dalmata alla quale plaudo per tutti i valori che ha testimoniato fino ad oggi e che devono essere trasmessi alle nuove generazioni.
Festeggiare la X Edizione consecutiva, nonostante si siano attraversati anni difficili come quelli della pandemia in cui la Corsa del Ricordo non si è fermata, è un risultato che attesta inequivocabilmente come passione e professionalità possano abbattere qualsiasi ostacolo “.
L'intervento dell'Assessore allo Sport Ivan De Grandis
"Personalmente ho sempre cercato di approfondire queste pagine della storia della nostra Nazione, anche quando certe istituzioni locali e amministratori in passato sembravano indifferenti rispetto questa tragedia. Già da Consigliere Provinciale delegato alla Cultura ho lavorato proprio in questa direzione, anche portando per la prima volta (prima della pandemia) studenti e amministratori locali a Basovizza, esperienza che consiglio a tutti. Oggi da Assessore allo Sport sono onorato di poter portare questa corsa nella mia Città dove abbiamo il "Villaggio Dalmazia", da dove partirà la corsa, un quartiere popolare costruito alla fine degli anni '50 per dare un futuro alle famiglie dei profughi italiani provenienti dall'Istria e dalla Dalmazia. Proprio questi Esuli in Patria si inserirono nel tessuto sociale contribuendo alla crescita della nostra Città, anche dal punto di vista sportivo.
Spero che quella di settembre possa essere solo la prima edizione di molte altre."
DP