Originali nel salone d’onore del castello di Camino sostituiti con delle fotografie
Novara 17 giugno 2021
I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli , dopo accurate e lunghe indagini, hanno recuperato 15 quadri di Pier Francesco Guala (1698-1757) .
I dipinti, che ritraggono i maggiori esponenti della famiglia Scarampi, erano in origine incassati nelle pareti – e assicurati a esse con apposite cornici di stucco – del salone d’onore del castello di Camino (la prima costruzione risale all’XI secolo), ma gli eredi prima di vendere la proprietà, li avevano fatti sparire mettendo al loro posto fotografie ad alta definizione e di pari dimensione, tanto da indurre in inganno gli ignari visitatori della prestigiosa dimora nobiliare, sottoposta a vincolo amministrativo dal 1937, in quanto di interesse storico e artistico particolarmente importante.
I Carabinieri, in collaborazione con i funzionari della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo, hanno accertato la violazione delle prescrizioni inerenti il vincolo di legge sull’immobile, poiché le opere pittoriche, inscindibili dal contesto architettonico, in particolare dalla sala di cui erano parte integrante e principale attrattiva, non potevano essere distaccate senza autorizzazione.
Le tele originali, di notevole valore storico-artistico ed economico, sono state rinvenute nel corso delle indagini all’interno di un’abitazione privata di Milano e sequestrate su decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria vercellese.
Su disposizione del Tribunale di Vercelli, le quindici tele sono state confiscate e restituite alla Soprintendenza, che effettuerà gli opportuni interventi di tutela e valorizzazione.
COPYRIGHT DP
I Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Torino, coordinati dalla Procura della Repubblica di Vercelli , dopo accurate e lunghe indagini, hanno recuperato 15 quadri di Pier Francesco Guala (1698-1757) .
I dipinti, che ritraggono i maggiori esponenti della famiglia Scarampi, erano in origine incassati nelle pareti – e assicurati a esse con apposite cornici di stucco – del salone d’onore del castello di Camino (la prima costruzione risale all’XI secolo), ma gli eredi prima di vendere la proprietà, li avevano fatti sparire mettendo al loro posto fotografie ad alta definizione e di pari dimensione, tanto da indurre in inganno gli ignari visitatori della prestigiosa dimora nobiliare, sottoposta a vincolo amministrativo dal 1937, in quanto di interesse storico e artistico particolarmente importante.
I Carabinieri, in collaborazione con i funzionari della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti e Paesaggio delle Province di Alessandria, Asti e Cuneo, hanno accertato la violazione delle prescrizioni inerenti il vincolo di legge sull’immobile, poiché le opere pittoriche, inscindibili dal contesto architettonico, in particolare dalla sala di cui erano parte integrante e principale attrattiva, non potevano essere distaccate senza autorizzazione.
Le tele originali, di notevole valore storico-artistico ed economico, sono state rinvenute nel corso delle indagini all’interno di un’abitazione privata di Milano e sequestrate su decreto emesso dall’Autorità Giudiziaria vercellese.
Su disposizione del Tribunale di Vercelli, le quindici tele sono state confiscate e restituite alla Soprintendenza, che effettuerà gli opportuni interventi di tutela e valorizzazione.
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