Indagati entrambi . Chiesti 6 anni
Novara 25 luglio 2019
Non ci si aspetterebbe che un Maggiore dei Carabinieri di Torino sia colluso con un dipendente di un franchising di Novara che si occupa di risarcimenti di sinistri stradali eppure è così.
Il maggiore dei carabinieri Luigi De Ciutiis fino a poco tempo fa in servizio alla Legione Piemonte in piazza Carlina a Torino e per Claudio Bartolotta dipendente di un franchising assicurativo di Novara sarebbero protagonisti di un meccanismo fraudolento agevolato - in ipotesi d’accusa - dal ruolo ricoperto dal militare nell’ufficio in cui prestava servizio all’epoca dei fatti, prima cioè di essere spostato ad altro incarico in via Guido Reni.
Cosa è successo? De Ciutiis, all’epoca dei fatti, si occupava delle comunicazioni sugli incidenti stradali che avvenivano soprattutto in provincia di Torino. Nelle successive telefonate ai parenti degli automobilisti coinvolti negli incidenti avrebbe “consigliato” l’agenzia di Bartolotta a Novara che metteva a disposizione delle famiglie delle vittime diverse figure in tutti i campi, dall’avvocato al notaio..
Per l’accusa in alcuni casi ci sarebbe stato un interesse diretto dell’ufficiale che avrebbe contattato il personale che aveva segnalato l’incidente. Avrebbe così ottenuto i recapiti telefonici dei familiari contattandoli personalmente e “suggerendo” loro una precisa agenzia che si sarebbe potuta occupare dei risarcimenti.
I casi contestati dall’accusa sono poco più di dieci e sono stati i suoi stessi colleghi del Nucleo Investigativo di Torino a svolgere le indagini per accertare i reati e a perquisirlo.
Non è ancora emerso dagli atti l’eventuale utilità che sarebbe arrivata ai due indagati che respingono ogni addebito e hanno scelto per questo il rito abbreviato.
La sentenza arriverà a fine luglio.
Copyright DP
Non ci si aspetterebbe che un Maggiore dei Carabinieri di Torino sia colluso con un dipendente di un franchising di Novara che si occupa di risarcimenti di sinistri stradali eppure è così.
Il maggiore dei carabinieri Luigi De Ciutiis fino a poco tempo fa in servizio alla Legione Piemonte in piazza Carlina a Torino e per Claudio Bartolotta dipendente di un franchising assicurativo di Novara sarebbero protagonisti di un meccanismo fraudolento agevolato - in ipotesi d’accusa - dal ruolo ricoperto dal militare nell’ufficio in cui prestava servizio all’epoca dei fatti, prima cioè di essere spostato ad altro incarico in via Guido Reni.
Cosa è successo? De Ciutiis, all’epoca dei fatti, si occupava delle comunicazioni sugli incidenti stradali che avvenivano soprattutto in provincia di Torino. Nelle successive telefonate ai parenti degli automobilisti coinvolti negli incidenti avrebbe “consigliato” l’agenzia di Bartolotta a Novara che metteva a disposizione delle famiglie delle vittime diverse figure in tutti i campi, dall’avvocato al notaio..
Per l’accusa in alcuni casi ci sarebbe stato un interesse diretto dell’ufficiale che avrebbe contattato il personale che aveva segnalato l’incidente. Avrebbe così ottenuto i recapiti telefonici dei familiari contattandoli personalmente e “suggerendo” loro una precisa agenzia che si sarebbe potuta occupare dei risarcimenti.
I casi contestati dall’accusa sono poco più di dieci e sono stati i suoi stessi colleghi del Nucleo Investigativo di Torino a svolgere le indagini per accertare i reati e a perquisirlo.
Non è ancora emerso dagli atti l’eventuale utilità che sarebbe arrivata ai due indagati che respingono ogni addebito e hanno scelto per questo il rito abbreviato.
La sentenza arriverà a fine luglio.
Copyright DP