Un affare di famiglia….
Novara15 giugno 2019
Grazie alla denuncia per una falsa fidejussione la Guardia di Finanza di Torino ha potuto scoprire una truffa milionaria.
Tre componenti della stessa famiglia, e cioè padre, figlio e zio hanno messo in piedi – con l’aiuto di altri personaggi tra cui , pare, un avvocato milanese che fungeva da consulente - una grandiosa truffa ai danni di società e professionisti..
I tre, agendo in prima persona, individuavano le potenziali vittime, le adescavano, le convincevano ad aderire alle loro proposte di investimento - in fondi inesistenti - che avrebbe fruttato loro un rendimento annuo che variava dal 7 al 9%.. Il sistema includeva persino l’emissione di false fideiussioni .
In realtà il denaro veniva accreditato su conti correnti esteri (elvetici, bulgari e inglesi) e i ricavi venivano impiegati dal trio per supportare attività economiche di società a loro legate..
Il danno causato è stato di oltre 3 milioni di euro e l’arresto è avvenuto con l’accusa di aver ideato e gestito un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla truffa aggravata, all’abusiva attività finanziaria, all’abusiva attività di raccolta del risparmio e all’autoriciclaggio e naturalmente a falsa fidejussione.
Copyright DP
Grazie alla denuncia per una falsa fidejussione la Guardia di Finanza di Torino ha potuto scoprire una truffa milionaria.
Tre componenti della stessa famiglia, e cioè padre, figlio e zio hanno messo in piedi – con l’aiuto di altri personaggi tra cui , pare, un avvocato milanese che fungeva da consulente - una grandiosa truffa ai danni di società e professionisti..
I tre, agendo in prima persona, individuavano le potenziali vittime, le adescavano, le convincevano ad aderire alle loro proposte di investimento - in fondi inesistenti - che avrebbe fruttato loro un rendimento annuo che variava dal 7 al 9%.. Il sistema includeva persino l’emissione di false fideiussioni .
In realtà il denaro veniva accreditato su conti correnti esteri (elvetici, bulgari e inglesi) e i ricavi venivano impiegati dal trio per supportare attività economiche di società a loro legate..
Il danno causato è stato di oltre 3 milioni di euro e l’arresto è avvenuto con l’accusa di aver ideato e gestito un’associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla truffa aggravata, all’abusiva attività finanziaria, all’abusiva attività di raccolta del risparmio e all’autoriciclaggio e naturalmente a falsa fidejussione.
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