Si faceva passare per il calciatore Andrea Pirlo….
Clicca qui Novara 20 giugno 2019
Ci sono persone che fanno della truffa un modus vivendi….E’ il caso di Alessandro Palazzolo, 48enne nato a Valenza Po , un tempo orafo poi fallito e con un inanellamento di tanti piccoli problemi con la giustizia, perché quando si imbocca la china discendente poi è difficile fermarsi.
L’ultima trovata in ordine di tempo – stiamo parlando di due anni fa - è stata quella di farsi passare per il noto calciatore Andrea Pirlo.
Il tutto è iniziato quando il finto Pirlo è riuscito ad introdursi ad una festa privata dove si è presentato come il fratello del calciatore e pochi giorni dopo ha invece contattato il suo medico di famiglia , chiedendogli una visita.
Una volta accertato che la gente ci credeva, il Palazzolo aveva iniziato a portare la sua “attività” nei negozi di lusso, ma senza più apparire in prima persona. Faceva una telefonata spacciandosi per il calciatore , si faceva promettere uno sconto , poi ordinava capi di vestiario che costavano molte migliaia di euro e mandava la sua “segretaria” (in realtà la fidanzata S.L., 42 anni, residente a Pavia ) a ritirare il tutto, naturalmente con la promessa che sarebbe poi passato il calciatore a saldare.
Venuto sgradevolmente a conoscenza dei fatti, Andrea Pirlo ha immediatamente presentato querela, assistito dall’avvocato Gian Filippo Schiaffino, del foro di Milano, dando così inizio alle indagini da parte degli investigatori della Digos .
Questi sono riusciti a capire chi era il truffatore tramite le celle telefoniche che erano state coinvolte nelle chiamate ai negozi , rintracciando così l’apparecchio dal quale erano state fatte e dando il via quindi , nei giorni scorsi, ad una serie di perquisizioni domiciliari nelle abitazioni di Alessandro Palazzolo e della fidanzata, ritenuta correa.
Nei prossimi giorni la sentenza.
Copyright DP
Ci sono persone che fanno della truffa un modus vivendi….E’ il caso di Alessandro Palazzolo, 48enne nato a Valenza Po , un tempo orafo poi fallito e con un inanellamento di tanti piccoli problemi con la giustizia, perché quando si imbocca la china discendente poi è difficile fermarsi.
L’ultima trovata in ordine di tempo – stiamo parlando di due anni fa - è stata quella di farsi passare per il noto calciatore Andrea Pirlo.
Il tutto è iniziato quando il finto Pirlo è riuscito ad introdursi ad una festa privata dove si è presentato come il fratello del calciatore e pochi giorni dopo ha invece contattato il suo medico di famiglia , chiedendogli una visita.
Una volta accertato che la gente ci credeva, il Palazzolo aveva iniziato a portare la sua “attività” nei negozi di lusso, ma senza più apparire in prima persona. Faceva una telefonata spacciandosi per il calciatore , si faceva promettere uno sconto , poi ordinava capi di vestiario che costavano molte migliaia di euro e mandava la sua “segretaria” (in realtà la fidanzata S.L., 42 anni, residente a Pavia ) a ritirare il tutto, naturalmente con la promessa che sarebbe poi passato il calciatore a saldare.
Venuto sgradevolmente a conoscenza dei fatti, Andrea Pirlo ha immediatamente presentato querela, assistito dall’avvocato Gian Filippo Schiaffino, del foro di Milano, dando così inizio alle indagini da parte degli investigatori della Digos .
Questi sono riusciti a capire chi era il truffatore tramite le celle telefoniche che erano state coinvolte nelle chiamate ai negozi , rintracciando così l’apparecchio dal quale erano state fatte e dando il via quindi , nei giorni scorsi, ad una serie di perquisizioni domiciliari nelle abitazioni di Alessandro Palazzolo e della fidanzata, ritenuta correa.
Nei prossimi giorni la sentenza.
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