L'evento principale dedicato alla nutrizione italiana, con i suoi 7000 marchi disposti in 10 padiglioni di Rho Fiera.

Il 1° maggio ha dato l’avvio all’attesa “Expo 2015” di Milano, la grande manifestazione, il cui tema principale è l’alimentazione. Ad essa si è affiancato “TUTTOFOOD”, ritenuto l’evento principale dedicato alla nutrizione italiana, con i suoi 7000 marchi disposti in 10 padiglioni di Rho Fiera.
L’edizione “TUTTOFOOD 2015” è in evidente crescita, tale da essersi meritata il 3° posto nella filiera agroalimentare in Europa; ha pertanto ampliato la sua visione internazionale che la concomitanza con “Expo 2015” ha valorizzato assegnandole l’importanza che merita.
Gli espositori d’oltralpe sono 400, mentre 2689 quelli italiani che, grazie agli interessanti eventi distribuiti tra il 3 ed il 6 maggio, hanno l’occasione di interfacciarsi produttivamente con le realtà di altri paesi.
Molti i piemontesi presenti, tutti produttori di alto profilo, tra questi, i novaresi portano il gorgonzola, loro prodotto di eccellenza, all’attenzione di operatori provenienti anche dai paesi emergenti. Questi dimostrano interesse per il nostro formaggio tipico dopo aver imparato ad avvicinarsi in genere al cibo italiano, prodotto con serietà, rispetto delle tradizioni ed arricchito dall’ineguagliabile fantasia del bel paese.
Un esempio particolarmente apprezzato è l’abbinamento del gorgonzola con frutta secca, miele, marmellate e confetture provenienti dalle varie regioni italiane, servito in originali recipienti edibili, dalle varie forme, adatti particolarmente ad aperitivi e buffets, oggi di gran moda.
Il gorgonzola viene anche elaborato in raffinate ricette da Paola Naggi, stimata chef del ristorante Impero di Sizzano, che utilizza i prodotti del caseificio Eredi Baruffaldi di Castellazzo Novarese, classificatisi al 1° posto all’“Alma Caseus 2014” di Parma, con il loro Dop piccante.
Pure la presentazione dei prodotti è stata curata in tutti i particolari dalle 43 nazioni presenti e dai produttori delle varie realtà italiane che, esponendo le loro eccellenze, hanno catturato il visitatore sollecitando oltre il gusto anche gli altri sensi. Un efficace esempio didattico è l’allestimento predisposto da un’antica casa produttrice di pasta, che ha esposto vecchie macchine in funzione produttiva, affiancate da un datato furgone utilizzato in passato per la consegna dei prodotti.
Il profumo dei dolciumi di ogni tipo, dei salumi affettati al momento e dei formaggi utilizzati nelle preparazioni calde, completano una visita che stimola approfondimenti e fa riscoprire antichi sapori.
La mia passione per formaggi e salumi mi ha fatto apprezzare, oltre al nostrano gorgonzola, la burrata al tartufo piemontese prodotta dai fratelli pugliesi Plantamura che hanno portato la loro tradizione di Murgia in Brianza. Altra eccellenza è il salame alle nocciole di Piemonte prodotto dai salumieri di Langa, Chiapella, molto innovativi negli abbinamenti; tra i più curiosi il salame al caffè, molto gradito all’estero.
Filo conduttore dei produttori citati, poco pubblicizzati ma assai validi, è la loro realtà artigianale che si fonda su esperienza di diverse generazioni, tradizione, passione ed innovazione.
Una particolare attenzione va data al logo del “TUTTOFOOD”, molto semplice e lineare, poco appariscente ma significativo. Si tratta di un pomodoro stilizzato, composto da codici a barre, indice della necessità di evoluzione al fine di adeguarsi ai tempi, anche e soprattutto nel campo alimentare.
Copyright Riccardo Pezzana Sara
L’edizione “TUTTOFOOD 2015” è in evidente crescita, tale da essersi meritata il 3° posto nella filiera agroalimentare in Europa; ha pertanto ampliato la sua visione internazionale che la concomitanza con “Expo 2015” ha valorizzato assegnandole l’importanza che merita.
Gli espositori d’oltralpe sono 400, mentre 2689 quelli italiani che, grazie agli interessanti eventi distribuiti tra il 3 ed il 6 maggio, hanno l’occasione di interfacciarsi produttivamente con le realtà di altri paesi.
Molti i piemontesi presenti, tutti produttori di alto profilo, tra questi, i novaresi portano il gorgonzola, loro prodotto di eccellenza, all’attenzione di operatori provenienti anche dai paesi emergenti. Questi dimostrano interesse per il nostro formaggio tipico dopo aver imparato ad avvicinarsi in genere al cibo italiano, prodotto con serietà, rispetto delle tradizioni ed arricchito dall’ineguagliabile fantasia del bel paese.
Un esempio particolarmente apprezzato è l’abbinamento del gorgonzola con frutta secca, miele, marmellate e confetture provenienti dalle varie regioni italiane, servito in originali recipienti edibili, dalle varie forme, adatti particolarmente ad aperitivi e buffets, oggi di gran moda.
Il gorgonzola viene anche elaborato in raffinate ricette da Paola Naggi, stimata chef del ristorante Impero di Sizzano, che utilizza i prodotti del caseificio Eredi Baruffaldi di Castellazzo Novarese, classificatisi al 1° posto all’“Alma Caseus 2014” di Parma, con il loro Dop piccante.
Pure la presentazione dei prodotti è stata curata in tutti i particolari dalle 43 nazioni presenti e dai produttori delle varie realtà italiane che, esponendo le loro eccellenze, hanno catturato il visitatore sollecitando oltre il gusto anche gli altri sensi. Un efficace esempio didattico è l’allestimento predisposto da un’antica casa produttrice di pasta, che ha esposto vecchie macchine in funzione produttiva, affiancate da un datato furgone utilizzato in passato per la consegna dei prodotti.
Il profumo dei dolciumi di ogni tipo, dei salumi affettati al momento e dei formaggi utilizzati nelle preparazioni calde, completano una visita che stimola approfondimenti e fa riscoprire antichi sapori.
La mia passione per formaggi e salumi mi ha fatto apprezzare, oltre al nostrano gorgonzola, la burrata al tartufo piemontese prodotta dai fratelli pugliesi Plantamura che hanno portato la loro tradizione di Murgia in Brianza. Altra eccellenza è il salame alle nocciole di Piemonte prodotto dai salumieri di Langa, Chiapella, molto innovativi negli abbinamenti; tra i più curiosi il salame al caffè, molto gradito all’estero.
Filo conduttore dei produttori citati, poco pubblicizzati ma assai validi, è la loro realtà artigianale che si fonda su esperienza di diverse generazioni, tradizione, passione ed innovazione.
Una particolare attenzione va data al logo del “TUTTOFOOD”, molto semplice e lineare, poco appariscente ma significativo. Si tratta di un pomodoro stilizzato, composto da codici a barre, indice della necessità di evoluzione al fine di adeguarsi ai tempi, anche e soprattutto nel campo alimentare.
Copyright Riccardo Pezzana Sara