Il funerale laico sarà celebrato mercoledì nel cortile del Broletto alle ore 17.30.
Ci sono delle figure che rappresentano al meglio un determinato ambiente, un paesaggio, le loro abitudini, la cultura che è sinonimo intrinseco degli abitanti residenti.
Per Novara si può dire che questa figura era rappresentata al meglio dallo scrittore Sebastiano Vassalli, che anche se non era nato sotto la Cupola (bensì a Genova il 24 ottobre 1941), ha saputo in più di un’occasione “dipingere” nel migliore dei modi il nostro “habitat” quotidiano.
Candidato al premio Nobel per il 2015 e prossimo premio Campiello alla carriera, oltre ad essere tra gli autori italiani più tradotti all’estero, Vassalli ha vissuto sin dall’infanzia in provincia di Novara, un territorio al quale si sentiva molto legato.
Tra le sue grandi passioni c’era il “poeta maledetto” Dino Campana, alla cui vita aveva dedicato il romanzo “La notte della cometa”. Autore anche de “La chimera” (ambientato nella pianura novarese, il libro che l’aveva reso celebre nel mondo nel 1990).
Collaboratore da molti anni de “Il Corriere della Sera”, per cui realizzava la rubrica settimanale “Improvvisi”, Vassalli rifuggiva dalle sortite clamorose alla ricerca di facile visibilità, anzi conduceva una vita molto riservata ma non era affatto estraneo dall’impegno.
All’età di 73 anni Vassalli si è spento domenica notte per una malattia fulminante e incurabile.
La redazione di Famiglia Nuaresa e tutti i novaresi si uniscono al dolore dei familiari per la tragica scomparsa ed intende esprimere il più sincero “grazie” a Vassalli per aver descritto nel migliore dei modi Novara e la sua provincia e per averla resa famosa in tutto il mondo.
La camera ardente verrà allestita a Novara nella giornata di mercoledì, dalle 10.00 alle 17.00, nella Sala Genocchio, a Palazzo Vochieri in corso Cavallotti, sede della Biblioteca Negroni, luogo a cui Vassalli era molto legato. Il funerale si terrà invece nel cortile del Broletto con inizio alle 17,30.
Giovanni Chiorazzi
Per Novara si può dire che questa figura era rappresentata al meglio dallo scrittore Sebastiano Vassalli, che anche se non era nato sotto la Cupola (bensì a Genova il 24 ottobre 1941), ha saputo in più di un’occasione “dipingere” nel migliore dei modi il nostro “habitat” quotidiano.
Candidato al premio Nobel per il 2015 e prossimo premio Campiello alla carriera, oltre ad essere tra gli autori italiani più tradotti all’estero, Vassalli ha vissuto sin dall’infanzia in provincia di Novara, un territorio al quale si sentiva molto legato.
Tra le sue grandi passioni c’era il “poeta maledetto” Dino Campana, alla cui vita aveva dedicato il romanzo “La notte della cometa”. Autore anche de “La chimera” (ambientato nella pianura novarese, il libro che l’aveva reso celebre nel mondo nel 1990).
Collaboratore da molti anni de “Il Corriere della Sera”, per cui realizzava la rubrica settimanale “Improvvisi”, Vassalli rifuggiva dalle sortite clamorose alla ricerca di facile visibilità, anzi conduceva una vita molto riservata ma non era affatto estraneo dall’impegno.
All’età di 73 anni Vassalli si è spento domenica notte per una malattia fulminante e incurabile.
La redazione di Famiglia Nuaresa e tutti i novaresi si uniscono al dolore dei familiari per la tragica scomparsa ed intende esprimere il più sincero “grazie” a Vassalli per aver descritto nel migliore dei modi Novara e la sua provincia e per averla resa famosa in tutto il mondo.
La camera ardente verrà allestita a Novara nella giornata di mercoledì, dalle 10.00 alle 17.00, nella Sala Genocchio, a Palazzo Vochieri in corso Cavallotti, sede della Biblioteca Negroni, luogo a cui Vassalli era molto legato. Il funerale si terrà invece nel cortile del Broletto con inizio alle 17,30.
Giovanni Chiorazzi